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Mps, l'affondo di Renzi: "Se c'è questa situazione colpa di Massimo D'Alema". Poi punge la sinistra su Berlusconi

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Matteo Renzi è stato intervistato da Barbara Jerkov a Siena, in occasione della presentazione del suo libro Controcorrente. Inevitabile parlare delle prossime elezioni amministrative e suppletive a Siena: "Nel caso dei senesi penso che sia il caso di essere rappresentati da Enrico Letta: se votassi qui non avrei dubbio alcuno e voterei il segretario del Pd", ha detto il leader di Italia Viva.

 

 

"Se Siena, città bellissima, è nella situazione in cui si trova con il Mps le responsabilità hanno un nome e cognome: Massimo D’Alema - ha detto il leader di Iv-. Il Monte ha una storia straordinaria per mille motivi, la più antica banca del mondo che ha resistito alla peste ma non al dalemismo di ritorno". Il discorso si è poi spostato su Berlusconi e il processo Ruby Ter. "Incredibile la perizia psichiatrica a Berlusconi: giusto verificare se è malato o meno ma chiedere una perizia del genere assume i contorni di una inutile, sguaiata provocazione - ha sottolineato -. Non si fa altro che confermare che in questi anni c’è stata una persecuzione: non potrei definire altrimenti la perizia psichiatrica per un signore di 85 anni - ha aggiunto -. Giusto che Berlusconi presenti ricorso, e alla sinistra dico: arriverà il momento di dare un giudizio politico sulla sua vicenda senza cercare di combatterlo per via giudiziaria".

 

 

E poi ancora: "Non vedo Berlusconi dal gennaio 2015 e non ho mai parlato con lui di Quirinale. Di vicende giudiziarie sì, di altro no. Ricordo che Berlusconi non ha mai votato la fiducia al un mio governo e che io sono orgoglioso di aver eletto Sergio Mattarella, quando si ruppe il dialogo iniziato con il noto patto del Nazareno", ha affermato ancora l'ex premier. Infine sul green pass sui posti di lavoro: "Un sindacalista dovrebbe difendere i lavoratori e non fare polemica su vaccini e green pass che rappresentano la libertà e la sicurezza", le parole di Matteo Renzi.