
Covid, Burioni: "Uefa irresponsabile su partite dove c'è rischio di contagio". Costa: "Più preoccupato da Lukaku"

Covid, il virologo Roberto Burioni si scaglia contro la Uefa che non contempla la possibilità di spostare le partite di Euro 2020 previste nelle città dove è più alto il rischio contagio.
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"L’ottusa irresponsabilità dell’Uefa che si rifiuta di spostare le partite degli Europei da città dove esiste un grave pericolo di contagio è inaccettabile. Inaccettabile anche che i Paesi sovrani lo accettino, mettendo a rischio la salute dei loro cittadini", ha twittato Burioni sul proprio profilo del social network. Sul tema è dello stesso avviso anche il sottosegretario alla salute, Andrea Costa: "Sulla finale a Wembley mi auguro una decisione di buon senso dalla Uefa. In Inghilterra non c’è una situazione che permetta di affrontare con tranquillità l’evento. Siamo in un momento d’emergenza quindi non possiamo affrontarlo con gli strumenti ordinari. Spero che la Uefa prenda anche in considerazione l’ipotesi di cambiare la sede della finale o le regole sulla capienza degli stadi. Qualora sarà tutto confermato, la Uefa deve assumersi la responsabilità di questa scelta".
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Quanto invece all'arrivo a Roma di tifosi inglesi per la partita dei quarti di finale della nazionale britannica, Costa ha spiegato: "C’è una regola ben precisa che va rispettata: per ogni inglese che arriva c’è una quarantena di cinque giorni e questo non permetterà ai tifosi partiti negli ultimi giorni di andare a vedere la partita. Penso quindi che resteranno a casa. Si vigilerà su questa quarantena. Non parliamo di grandissimi numeri, quindi i controlli non saranno difficili. Da italiano sono più preoccupato da Lukaku che dall’arrivo dei tifosi inglesi", ha concluso Costa. Ieri in Inghilterra si sono registrati 26 mila nuovi casi di contagio, ma con una bassa incidenza di ricoveri e ospedalizzazioni. Si conferma quindi l'aggressività della variante Delta, così come la copertura offerta dai vaccini.
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