
Piazzapulita, Piero Amara, il Buscetta dei colletti bianchi: "Scoprirono il file per Luca Lotti dove si raccomandavano magistrati e funzionari"

Chi è Piero Amara? E come è riuscito a mettere in crisi una parte della magistratura e non solo? Piazzapulita, il talk condotto da Corrado Formigli, ha ospitato quello che è stato definito il Buscetta dei colletti bianchi. L'avvocato è stato ospite del programma di La7 e il conduttore prima dell'intervista ha sottolineato che non sapeva di cosa avrebbero parlato: "Ci hanno chiamato in tanti per sapere cosa voglia dire, molto preoccupati, ma noi non lo sappiamo. Vedremo".
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Arrivato in studio Amara ha iniziato a parlare di slancio: "Ho accettato l'invito perché lei mi sta consentendo, in una condizione di equilibrio, di ricostruire la mia verità, da quando si è verificata la vicenda sui verbali delle dichiarazioni rese davanti alla procura di Milano. In queste settimane ho ascoltato e non solo molti i commentatori che non conoscevano le vicende, ma anche uomini del diritto e magistrati che hanno affermato cose che non stanno né in cielo né in terra e volevo spiegarmi". Poi inizia a raccontare: "Vengo arrestato a febbraio 2018 e vengono contestate due ipotesi di corruzione che potevano essere affrontate. Sono stato a Regina Coeli 5 mesi, poi i domiciliari con una riflessione personale e morale che mi ha convinto a collaborare con l'autorità giudiziaria".
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Formigli: "Ma lei fa tremare i palazzi. Fa paura, ma lei è ha paura? Può accadere qualcosa a lei?". La risposta: "Ho fatto una scelta radicale. Potevo confessare le ipotesi di reato che mi venivano contestate e chiuderla lì, ma sono andato oltre. Sono molto preoccupato: quello che è successo in questa vicenda mi preoccupa tantissimo". Poi ha spiegato sulla Loggia Ungheria: "La procura di Milano riusci a trovare un file in un mio computer, in cui si raccomandavano magistrati e alti funzionari". Su quello fu ascoltato dalla stessa procura: "Certamente non sta circolando la trascrizione integrale dei verbali di quanto ho detto. Il file - confessa - era indicato a Luca Lotti, scritto nel 2015. Nel documento si raccomandavano posizioni di magistrati o alti funzionari dello Stato che avevano esigenze di altra natura".
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