
Vaccino, obiettivi giornalieri per le regioni: numeri fissati da Figliuolo. Precedenza alle fasce deboli

Nella campagna vaccinale italiana contro il Covid l'obiettivo è sempre lo stesso: arrivare a 500mila somministrazioni al giorno. Il commissario straordinario Francesco Figliuolo ha assegnato ad ogni regione il numero di dosi minime da inoculare ogni giorno e ogni settimana. Il 13 marzo erano state inviate alle regioni indicazioni per arrivare a mezzo milione proprio oggi, martedì 20 aprile. Un obiettivo che non è stato raggiunto a causa di diversi problemi, in particolare le forniture Astrazeneca. Ora sono stati indicati i nuovi obiettivi che devono essere raggiunti immediatamente e che verranno man mano incrementati per arrivare alle 500mila dosi giornaliere.
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Nella giornata di ieri, lunedì 19 aprile, ne sono state somministrate 286 mila. Attualmente occorre subito accelerare, arrivare dalle 51mila inoculazioni quotidiane della Lombardia alle 620 della Valle d'Aosta, per poi aumentare già dalla prossima settimana. Figliuolo, infatti, ha spiegato che per le Regioni è "essenziale rispettare i target giornalieri per arrivare progressivamente all'obiettivo delle 500mila somministrazioni". Un traguardo che dovrebbe essere raggiunto per la prima volta alla fine del mese di aprile. La tabella degli obiettivi sarà aggiornata di continuo e trasmessa alle regioni, aumentando gradualmente il numero dei vaccini. Figliuolo sottolinea inoltre che molti territori sono in ritardo sulla copertura delle persone fragili e delle fasce di età più deboli sui cui ora devono concentrarsi: le categorie poste in priorità devono essere coperte prima possibile.
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Di seguito gli obiettivi giornalieri attuali che sono stati assegnati alle regioni e tra parentesi quelli settimanali. Abruzzo 7.050 (49.350); Basilicata 3.100 (21.700); Calabria 9.644 (67.510); Campania 29.500 (206.500); Emilia Romagna 22.000 (154.000); Friuli Venezia Giulia 6.140 (42.981); Lazio 30.000 (210.000); Liguria 7.815 (54.703); Lombardia 51.000 (357.000); Marche 9.500 (66.500); Molise 2.000 (14.000); Prov. aut. di Bolzano 3.000 (21.000); Prov. aut. di Trento 3.100 (21.700); Piemonte 24.000 (168.000); Puglia 20.777 (145.440); Sardegna 11.000 (77.000); Sicilia 25.429 (178.002); Toscana 20.000 (140.000); Umbria 4.800 (33.600); Valle d’Aosta 620 (4.342); Veneto 25.243 (176.699).
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