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Vittorio Sgarbi al ministro Speranza e il governo: "Finirete in tribunale, responsabili di disagio e morte"

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Vittorio Sgarbi scatenato in parlamento contro il ministro della salute Roberto Speranza che questa mattina, giovedì 15 aprile, ha riferito alla Camera dei deputati sull'emergenza coronavirus. "Siete responsabili di disagio e morte, finirete in tribunale", ha detto il deputato e sindaco di Sutri durante il suo intervento annunciando anche che aderirà alla mozione di sfiducia contro il ministro presentata dal gruppo di Fratelli d'Italia.

 

Durante il suo discorso in aula Vittorio Sgarbi ha rilanciato la sua battaglia contro l'obbligo della mascherina all'aperto: "Se una persona vaccinata contro il Covid ha sviluppato gli anticorpi perché deve continuare a portare la mascherina anche all'aperto? Se una persona ha fatto il vaccino, come forse lei, e come certamente il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e della Repubblica Sergio Mattarella, perché ostenta la mascherina anche all'aperto, quando è dimostrato sul piano scientifico che non si può contrarre il virus se non in modo limitatissimo?”. Per il deputato del gruppo Misto e critico d0'arte si tratta "di una grande finzione".

 

"Se io sono stato vaccinato dovrei dare la sensazione della salute che ho raggiunto, della speranza e non portare la mascherina. Voi, invece, avete costretto la gente in casa per mesi, impedendogli di stare all'aria aperta e quindi ammalandosi. Voi siete i responsabili di gravi situazioni di disagio e perfino di morte”. “Pensate anche a questo, un giorno sarete davanti a un tribunale", ha rincarato Sgarbi. Nelle comunicazioni alla Camera Speranza aveva detto: "Astrazeneca è un vaccino efficace e sicuro, che sta salvando milioni di vite. Su 32 milioni di vaccinazioni e 222 segnalazioni di eventi avversi per il vaccino di Astrazeneca ci sono 82 eventi avversi di cui 18 fatali. È un fenomeno molto ridotto che non va sottovalutato, mantenendo alta la vigilanza. Ed i cambi di rotta nelle indicazioni del vaccino fanno parte di questa attenzione”.