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Domenico Arcuri, chi è l'indagato per le mascherine: da Invitalia al flop delle primule. Il manager ex marito di Myrta Merlino

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Domenico Arcuri, attualmente indagato per peculato dalla Procura della Repubblica di Roma per l'inchiesta relativa alla fornitura di mascherine dalla Cina, secondo quanto anticipato dal quotidiano La Verità, è stato commissario straordinario per l'emergenza sanitaria da Covid dal 18 marzo 2020 all'1 marzo di quest'anno.

 

A nominarlo era stato il presidente del consiglio Giuseppe Conte. Ma ecco chi è il manager scelto da Conte per fronteggiare la peggiore crisi sanitaria degli ultimi decenni. Calabrese di Melito di Porto Salvo, provincia di Reggio Calabria, Arcuri ha 58 anni, e dal 2007 è amministratore delegato di Invitalia, l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, controllata dal ministero dell'economia. Laureato in economia e commercio alla Luiss di Roma, ha lavorato prima all'iri, poi in aziende private come Telco e Deloitte consulting, prima del "grande salto" ad Invitalia. E' anche l'ex marito della giornalista e conduttrice Myrta Merlino, con cui ha una figlia, Caterina. In seguito si è legato sentimentalmente ad Antonella Mansi, ex vicepresidente nazionale di Confindustria.

 

Lo scorso primo marzo, come detto, è stato rimosso dal suo incarico da parte del premier Mario Draghi, dopo che a chiedere la sua rimozione erano stati soprattutto i partiti di centrodestra, Lega e Forza Italia, ora entrati in maggioranza. A causare la sua rimozione il flop del progetto delle "primule", ossia 400 punti vaccinali da realizzare in tutta Italia per procedere con le somministrazioni, un progetto considerato troppo costoso e difficilmente realizzabile, nonché diverse inchieste mediatiche - prima tra tutte quella del programma Non è l'Arena di Massimo Giletti - relative a presunte forniture di dispositivi di protezione individuale concesse a persone di sua conoscenza. Ombre che avevano portato anche a un arresto e quattro misure interdittive lo scorso 24 febbraio nell'ambito dell'arrivo in Italia di una parte di queste mascherine senza certificazione.