
Scuole, Draghi annuncia: "Riapriranno dopo Pasqua"

Nel suo intervento in Senato in vista del Consiglio europeo del 25 e 26 marzo, Mario Draghi ha puntato più che altro su due temi: vaccini e riaperture. L’uscita dal Covid passa da qui e per il premier, mentre si lavora per arrivare a mezzo milione di somministrazioni al giorno bisogna già pianificare la ripartenza. A partire dalla scuola che "cominceremo a riaprire, se la situazione epidemiologica lo permette" consentendo il ritorno in classe delle primarie e la scuola dell’infanzia "anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo subito dopo Pasqua".
Draghi attacca sui vaccini agli anziani: "Differenze tra le Regioni difficili da accettare"
Nel lungo e articolato discorso al Senato, Draghi ci tiene a dare "un messaggio di fiducia", perché sappiamo come uscire dalla pandemia: "Abbiamo quattro vaccini sicuri ed efficaci. Tre sono già in via di somministrazione, mentre un quarto, quello di Johnson & Johnson, sarà disponibile da aprile. Ora il nostro obiettivo comune deve essere quello di vaccinare più persone possibile, nel più breve tempo possibile". Accelerare è la parola chiave, perché per vaccini fatti, l’Italia è seconda dopo la Spagna, ma "per i noti motivi l’Unione Europea si colloca dietro molti altri Paesi". Il Regno Unito è l’esempio più vicino e quello che "abbiamo da imparare è che una volta che abbiamo una logistica efficiente, e l’abbiamo, con meno requisiti formali e con un maggior pragmatismo, si arriva anche ad una maggiore velocità" nella quale però è comunque "cruciale" privilegiare anziani e fragili. Un punto questo su cui tirare l’orecchio alle Regioni: "Persistono purtroppo importanti differenze, che sono molto difficili da accettare - bacchetta il premier - Mentre alcune seguono le disposizioni del Ministero della Salute, altre trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale". In tempo di pandemia, "sono pienamente consapevole che solo con una sincera collaborazione tra Stato e Regioni, in nome dell’Unità d’Italia, il successo sarà pieno". E proprio in nome della collaborazione, oltre che della trasparenza, "il governo renderà pubblici tutti i dati sul sito della Presidenza del Consiglio Regione per Regione, categoria di età per categoria di età".
Mario Draghi segue l'esempio Merkel. Indiscrezione: "Nessuna riapertura dopo Pasqua"