
Covid, Cnr: "Nelle regioni con casi in aumento, il 50% viene dalle varianti"

Nelle Regioni dove i casi di Covid sono in aumento a spingere in su la curva a sono le varianti. In alcune regioni l'incidenza delle varianti sulla crescita dei casi arriva al 50%. Lo rileva uno studio del Cnr, secondo quanto riferisce Repubblica.it. L'indagine è stata effettuata tramite un algoritmo ribattezzato "scova varianti". Secondo questi studi entro marzo sparirà la versione standard del coronavirus, soppiantata dalle varianti che sono più contagiose. "Nelle Regioni dove si è registrato un rapido aumento dei casi come Abruzzo, Marche, Toscana e Umbria, oltre che nelle Province autonome di Trento e Bolzano, le varianti di Sars-Cov-2 sarebbero, secondo le simulazioni sull'andamento dei ricoverati, già tra il 40 e il 50% del totale dei positivi. Questo trend è in aumento", dice al quotidiano Corrado Spinella, direttore del Dipartimento di Scienze fisiche e tecnologie della materia del Cnr. Spinella poi continua spiegando che "in Abruzzo, nell'arco di un mese da oggi, se non dovessero esserci misure contenitive, i casi della variante potrebbero raggiungere la quota del 90%".
Covid, in Umbria dalla Lombardia 19 medici e infermieri accompagnati da Bertolaso
L'esperto dunque ammonisce che "senza altre misure di contenimento dei contagi, nelle Regioni che si trovano già ad avere il virus variato almeno al 50%, la variante a maggiore contagiosità sostituirà pressoché totalmente la versione 'standard' nell'arco di un mese e mezzo a partire da oggi. Dunque, a fine marzo". Dunque serviranno misure di contenimento per fermare la corsa delle varianti.
Covid, le Regioni al Governo: "Più dosi di vaccini e cambiare le regole sulla classificazione delle zone"
Secondo i calcoli del Cnr i primi casi di varianti sarebbero comparsi in Italia nei primi giorni di dicembre anche se sono stati scoperti con i tamponi solo dopo alcune settimane. Spinella lancia l'allarme anche per due Regioni che nei mesi scorsi sono state duramente colpite dalla prima e dalla seconda ondata del coronavirus: "L'Emilia-Romagna e la Lombardia iniziano a esibire un trend di aumento dei casi ospedalizzati riconducibile alla presenza delle varianti a maggiore trasmissibilità".
Governo, si va verso la proroga dello stop agli spostamenti tra Regioni fino al 31 marzo