
Draghi ai partiti: "Vaccini Covid prima agli insegnanti e lavoratori della scuola"

Velocizzare la vaccinazione degli insegnanti. Lo ha detto il premier incaricato Mario Draghi durante gli incontri con i partiti a Montecitorio. Nel secondo giro di consultazioni l'ex numero uno della Bce sta entrando più nel vivo nella piattaforma programmatica del governo che sta per nascere. Tra le priorità i vaccini anti Covid e le scuole.
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Proprio in questo senso durante il confronto con le delegazioni delle forze politiche presenti in parlamento Draghi avrebbe espresso la volontà di dare priorità agli insegnati e ai lavoratori della scuola. Per accelerare il piano vaccinale, ha poi assicurato, "a breve" dovrebbero arrivare dalla Ue "novità positive" per quanto riguarda i contratti con le ditte produttrici, mentre sul piano interno occorre lavorare sulla logistica per la loro somministrazione più rapida.
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Per quanto riguarda il piano vaccinale nella giornata del 9 febbraio è stato annunciato che verranno cambiati i criteri per la fase 2 della vaccinazione. Dopo aver concluso la somministrazione delle dosi agli over 60 si procederà con 6 categorie. La fase due partirà con i soggetti "estremamente vulnerabili" per particolari patologie, indipendentemente dall'età. Si tratta di persone con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità. Seguono, le persone tra 75 e 79 anni; tra 70 e 74 anni; persone con particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni; persone tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico; persone tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico. Alle prime 5 categorie andranno i vaccini Moderna, alla sesta quello AstraZeneca.
Tra le fasce prioritarie nella fase 2 di vaccinazioni anti-Covid, l'aggiornamento del piano vaccinale prevede pure gli over-70 (categorie 2 e 3) e ciò in virtù del più alto tasso di letalità associato a Covid-19.
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