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Crisi, Renzi accetta la sfida del premier: "Ci conteremo in aula. La crisi? Le possibili soluzioni sono diverse"

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Matteo Renzi sembra voler mettere la croce sulla testa politica di Giuseppe Conte. Lo fa capire senza mezzi termini in una intervista rilasciata al Messaggero, dicendosi pronto alla conta in aula: "Il premier ha detto che verrà in Parlamento. Ha sbagliato a chiudere così la verifica di governo. Ma se ha scelto di andare a contarsi accettiamo la sfida. Peraltro lo ha fatto dal pulpito di una conferenza stampa mentre il Senato votava per la prima volta una legge di bilancio il 30 dicembre senza possibilità di cambiarla. Uno scandalo istituzionale. Peccato che abbia preferito evitare l'Aula per inseguire l'ennesima diretta tv". Ormai da giorni i rumors sostengono che si stia creando una pattuglia di responsabili per sostenere il governo e compensare la possibile mancanza dei voti di Italia Viva, ma Renzi tira dritto: "Se qualche parlamentare vorrà appoggiare il governo Conte perché convinto dalle parole del premier, bene. Penso che il premier sia sicuro dei suoi conti, altrimenti avrebbe scelto la strada del confronto politico prima di andare in aula. Invece ho ascoltato le sue parole sulla sfida in Parlamento e quindi adesso aspetto rispettosamente la convocazione del Senato". E se il governo dovesse andare sotto? "Abbiamo varie soluzioni diverse che potranno essere valutate dal Parlamento e dal Capo dello Stato. Anticipare la posizione di Italia Viva sarebbe mancare di rispetto al Quirinale. La Costituzione dice che la legislatura va avanti finché ci sono i numeri in Parlamento, non finché lo dice Giuseppe Conte".