
Fusione dei Comuni benedetta dal Sagrantino?

E se fosse proprio il vino umbro più famoso al mondo a mettere d'accordo cinque Comuni? Ebbene sì, in quanto la denominazione del Sagrantino Docg comprende i territori di cinque Comuni: non solo Montefalco, ma anche Giano dell'Umbria, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Bevagna. Non a caso enti che già fanno parte dell'Unione dei Comuni “Terre dell'Olio e del Sagrantino”, nonchè dell'associazione Strada del Sagrantino. E quindi perchè non passare da un'unione di “fatto” ad una di “diritto”, approfittando del percorso già avviato da Gualdo Cattaneo e Giano dell'Umbria? L'idea potrebbe avere dei profili di fattibilità e aggregare un'area vasta con un denominatore comune dato da un'eccellenza enologica, il cui valore aggiunto per i territori potrebbe costituire il volano di un'aggregazione ampia, che darebbe origine ad un ente locale di circa 20 mila abitanti, immediatamente confinante con i due centri maggiori dell'area, ossia Spoleto e Foligno. Territori a forte vocazione agricola da cui nasce uno dei prodotti tipici dell'Umbria più noti al mondo che darebbero origine ad un caso più unico che raro: la politica che segue e agevola il tessuto economico del comprensorio, mettendo in rete un patrimonio comune, a cui dare un corpo istituzionale e amministrativo. Riducendo cinque enti locali in uno e beneficiando di diversi milioni di contributi pubblici.