
Frizioni fra i renziani: Guasticchi-Leonelli "riprendono" la senatrice Ginetti

In un comunicato congiunto invocano un "percorso dal basso"
Congressi Pd, è guerra senza quartiere. Anche tra i renziani si menano bordate. I nemici-amici Marco Guasticchi e Giacomo Leonelli, rispettivamente presidenti della giunta e del consiglio provinciale di Perugia, escono con un comunicato congiunto. Prima di oggi si erano sempre contesi la primogenitura renziana in Umbria. “I congressi provinciali del Pd - scrivono a doppia firma - com'era prevedibile, stanno palesando un approccio arcaico (…) Dai primi risultati sembra emergere un quadro abbastanza frastagliato ed incerto, comunque non in grado di eleggere il segretario provinciale al primo turno. Anche la partecipazione non appare uniforme, ma anzi pesantemente condizionata dalla presenza o meno di dinamiche specificamente locali; come noto, coloro che sono stati i sostenitori di Matteo Renzi dalla prima ora, si stanno ritrovando nella candidatura di Mario Bocerani”. Arriva la prima staffilata: “In questo quadro, se da un lato possono apparire comprensibili alcune dinamiche marcatamente territoriali, rimaniamo perplessi di fronte ad altre scelte che, chi si riconosce a livello nazionale nel percorso di Matteo Renzi, ha fatto”. Il riferimento è a chi ha scelto di sostenere Marinelli, cuperliano, in Umbria, e a livello nazionale dice di sposare la candidatura di Renzi. “Anche per questo - continuano - insieme anche agli amici di Terni, promuoveremo nei prossimi giorni un percorso che parta dal basso, attraverso comitati e delegati anche ai fini dell'individuazione di quell'insieme di figure in grado di coordinare organizzativamente la campagna congressuale”. Tradotto: l'organigramma non lo decide la senatrice Nadia Ginetti (Leggi l'articolo pubblicato sul Corriere dell'Umbria del 29 ottobre ndr) ma deve essere condiviso da tutti. “Proprio in Umbria - conclude l'inedito duo Leonelli-Guasticchi - dove lo scorso anno Renzi ha riscosso il miglior risultato nazionale dopo la Toscana, appare infatti quanto mai doverosa la piena condivisione di percorsi e decisioni con ogni livello (dagli iscritti, ai comitati, passando per i simpatizzanti) che ci consenta di qualificare il nostro percorso e di massimizzare il nostro risultato”. La guerra all'ombra di Palazzo Vecchio, nel cuore verde, è appena iniziata.