
Rkomi, il ritmo vitale del rap

Ventitre anni, due dischi di platino e un successo inaspettato: questo è Rkomi. L'artista di Universal sbarca a Perugia stasera, sabato 13gennaio, per il tour del suo ultimo lavoro “Io in terra” che porterà live all'Urban in occasione della serata Purple. Il 2017 è stato l'anno della tua conferma grazie al successo riscosso con il tuo ultimo disco: ti aspettavi un riscontro così positivo? “No, ovviamente non me lo aspettavo, è stato tutto così strano e veloce. All'inizio ho faticato a trovare un equilibrio con i miei fan: ero spesso in paranoia e c'erano frequentemente degli avvenimenti che mi facevano vivere un po' male questo periodo. Poi ho capito che tutto questo fa parte del gioco ed è bellissimo ricevere il loro affetto e il loro sostegno”. Ascoltando i tuoi pezzi emerge un approccio alla scrittura molto creativo, a tratti simile al cantautorato, è un'impressione giusta? “Sì, è vero: ‘Io in terra' è un disco complesso e sperimentale, ma è anche un album diretto e scritto di getto. In questo lavoro ci sono tutte le mie sfaccettature, le anime della mia quotidianità. Potrei dire che con questo progetto ho trovato un equilibrio, un riassunto di quello che sono. Ci tengo a sottolineare anche, però, che c'è una struttura precisa dietro: ho rispettato le regole della scrittura e nulla è casuale. Il brano ‘4Z' contiene un campione dei Gomma, noto gruppo indie, perché hai voluto inserirlo e quali sono le tue ispirazioni principali? “Ho inserito una parte di "Elefanti" dei Gomma, perché li seguo da sempre e mi piacciono molto. In generale sono un appassionato di musica indie e volevo mettermi alla prova sperimentando anche questo genere. Non ho una vera e propria fonte d'ispirazione, ascolto un po' di tutto e paradossalmente le influenze nel mio disco sono meno rap e più vicine agli altri generi”. Cosa dobbiamo aspettarci dal live di ‘Io in terra'? “Un'esplosione di rabbia e grinta. Sento che sono da live e voglio fare del mio meglio sul palco. Sto cercando di perfezionarmi e di rendere ogni concerto un'esperienza unica, purtroppo mi capita ancora alcune sere di non tornare a casa soddisfatto, ma è un problema emotivo e ci sto lavorando. Quali sono i tuoi obiettivi per il 2018? “Concentrarmi sempre sulla mia musica e sulla dimensione live. Terrò gli ultimi concerti del mio tour nei primi mesi dell'anno e poi mi concentrerò sulla stesura dei nuovi pezzi. Ho bisogno di prendere i miei tempi e di trovare l'ispirazione giusta, voglio sempre essere me stesso quando scrivo e canto qualcosa”. Alessandro Cascianelli