
La polizia suona alla porta e lei getta la droga dalla finestra

La polizia suona al campanello di casa e lei butta la droga dalla finestra. Il fatto è accaduto martedì mattina durante un servizio di monitoraggio degli appartamenti in uso a cittadini nigeriani, quasi esclusivamente richiedenti asilo politico, a Perugia da parte degli agenti della squadra mobile diretti dal dottor Chiacchiera. La donna di 29 anni è stata arrestata. Dopo essersi qualificati come "polizia" gli agenti hanno sentito solo il rumore dello sciacquone e della violenta apertura di una finestra. Ma sul retro dell'appartamento di Fontivegge c'erano degli agenti che hanno notato la giovane nigeriana, ancora in lingerie, aprire la finestra del bagno e gettare un piccolo involucro di colore chiaro, subito recuperato. A quel punto è scattata la perquisizione e all'interno di vecchie scarpe collocate su una mensola della cucina, è stato trovato un altro involucro di sostanza sospetta e delle buste in plastica opportunamente ritagliate in piccoli pezzi per il confezionamento di dosi; sempre in cucina, trovata una bilancia di precisione ancora sporca di polvere bianca. Nell'involucri erano contenuti 9 grammi di cocaina e 13 di eroina. Nell'appartamento gli agenti hanno trovato una coppia di giovani connazionali, entrambi in regola con il soggiorno in quanto richiedenti protezione internazionale e in attesa di determinazioni, e una terza giovane, totalmente priva di qualsiasi documento e ancora sconosciuta alle forze dell'ordine. Tutti e tre sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La padrona di casa è stata arrestata e riaccompagnata al proprio domicilio in regime di arresti domiciliari, in attesa del giudizio con rito direttissimo. La terza ragazza “intrusa” è stata accompagnata all'Ufficio immigrazione il cui personale, accertata la sua totale clandestinità sul territorio nazionale, ha provveduto ad accompagnarla immediatamente in un Centro di identificazione ed espulsione, per il successivo allontanamento dal territorio dello Stato.