
Boom di bollette e utenze pazze: sempre più istanze

Secondo il Corecom l'utente ottiene soddisfazione in circa il 70 per cento dei casi. Rimessi in tasca 893mila euro
La telefonia fa impazzire gli umbri con utenze che vengono disattivate e bollette inesatte. E' boom di istanze al Corecom per risolvere le varie situazioni come quella di una società a cui sono state spente due utenze senza informativa. A fronte di più bollette pazze crescono anche le istanze in favore degli utenti coi gestori costretti a pagare indennizzi. Gli utenti umbri ottengono infatti "soddisfazione" in prima istanza in circa il 70 per cento dei casi e rimettono in tasca, tra indennizzi e rimborsi ben 893.402 euro. E' questo il valore economico a vantaggio degli utenti umbri relativo al contenzioso 2013 trattato dal Corecom Umbria, il Comitato regionale per le comunicazioni che su delega dell'Agcom, amministra il contenzioso tra gli utenti e gli operatori di comunicazioni elettroniche, ovvero telefonia e pay tivù. Si tratta insomma di una cifra ragguardevole - più di un euro a residente umbro - ottenuta sommando i 655.994 euro relativi alle conciliazioni e 237.408 euro che riguardano, invece, le "decisioni" relative alle definizione di controversia. E la tendenza è anche in crescita. Le cifre dovute all'utente dai gestori telefonici sono infatti aumentate del 12%, rispetto al 2012, quando in seguito a conciliazioni e decisioni, hanno raggiunto i 784.560 euro.