
Sprofondo giallorosso

Davide Vecchi
Ha vinto il centrodestra. Dopo 49 anni di egemonia del centrosinistra. Piaccia o no è un evento storico. L’Umbria, roccaforte rossa, è caduta. Non è un dramma. Tutt’altro. L’alternanza è la base di una democrazia sana. Lo dice la scienza politica, lo insegna la storia. Già alle regionali 2015 Catiuscia Marini vinse con appena tre punti di distacco. Ora ampiamente superati. Merito della Lega ma anche del M5S e ancor di più del Pd. L’alleato più efficace di Donatella Tesei non è stato Matteo Salvini ma il Partito Democratico. I vertici dem, regionali e nazionali, sono senza alibi: hanno sbagliato tutto. Già la sonora sconfitta al Comune di Perugia suggeriva la necessità d’intervenire. Invece il Pd ha fatto ciò che meglio gli riesce: girarsi dall’altra parte, scappare, assolversi inventandosi un nemico. Ci hanno provato pure con il Corriere reo di aver svolto il proprio mestiere: controllare chi governa. Mestiere che continueremo a fare con i nuovi arrivati in Regione. Perché è fondamentale quanto l’alternanza politica. Che finalmente è arrivata anche in Umbria.