
Corsa all'Anello: esultanze, cadute e polemiche
La 46esima edizione della Corsa all'Anello è finita ma i commenti e le polemiche stanno infuocando gli animi dei contradaioli. L'edizione 2014 della giostra equestre ha contato la presenza di circa 3000 spettatori, un record di pubblico che ha entusiasmato i responsabili dell'ente Corsa. Se da una parte c'è da incorniciare la bellissima prova in campo dei cavalieri di Santa Maria, dall'altra ci sono da segnalare le due brutte cadute dei cavalieri di Mezule Luca Innocenzi e Federico Minestrini che è finito in ospedale dove si trova tuttora con tre costole e la clavicola rotta, una compressione toracica e varie contusioni. Ed è proprio sulla caduta di Minestrini che si sono accese bollenti polemiche che non accennano a placarsi. Lo scontro è Mezule – Santa Maria, perché i bianconeri affermano che i contradaioli arancioviola, compresi il capo priore e la priora, abbiano esultato per la vittoria, mentre il cavaliere era ancora in terra e non si conoscevano le sue condizioni di salute. Un fatto poco sportivo stigmatizzato da Mezule, che vede la versione contrapposta di Santa Maria, i cui priori affermano di essere andati dai contradaioli non per festeggiare ma per calmarli. Ma passiamo ai festeggiamenti, perché comunque un terziere che ha vinto in campo per bravura c'è ed il merito va ai cavalieri ed al responsabile della scuderia Diego Cipiccia (che veste il doppio ruolo ndr) soddisfatto della prova di Marco Elefante e Marco Diafaldi (tutti e due hanno preso 5 anelli) e lui stesso artefice di una gara da applauso con la sua Tirisondola e 90 punti portati nel bottino arancioviola. Ed alla scuderia va anche l'applauso dei priori Paolo Pagnanelli e Pamela Raspi.