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Rischio deindustrializzazione per l'Europa

Luca De Meo (ceo Gruppo Renault): “I costi dell'euro 7 rischiano di affossare l'industria europea”

Giovanni Massini
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Luca De Meo, Ceo gruppo Renault e presidente dell’Acea (associazione europea dei costruttori di veicoli, cui non aderiscono Volvo ed il gruppo Stellantis), si è fatto sentire, con una lettera ed un video, indirizzati ai leader europei, sui rischi da eccessiva, chiamiamola, ecologizzazione del comparto. “La nostra industria ha da tempo un vantaggio competitivo lungo la catena del valore dei veicoli con motore a combustione interna – ha detto de Meo – ma questo non è il caso dei veicoli elettrici, almeno nel breve termine. I nostri concorrenti hanno in mano molte carte che noi ancora non abbiamo, a monte della filiera dei veicoli elettrici a batteria. Inoltre, il loro sostegno da parte delle autorità nazionali e locali è stato massiccio e sta ancora aumentando in Cina e negli Stati Uniti”. Effettivamente, negli Usa, attraverso l'Inflation Reduction Act (IRA), le agevolazioni per le imprese costruttrici sono ben lungi da quelle europee, creando un divario insanabile. “Il rispetto dell'Euro 7 – ha proseguito de Meo - comporterebbe aumenti dei costi, che potrebbero dissuadere i clienti dall'acquistare nuove auto, il che potrebbe prolungare la durata della flotta: il che significa auto più vecchie, con emissioni più elevate, che rimangono più a lungo sulle strade”. Un effetto boomerang, dunque, determinato dall’impossibilità “Realistica” di poter produrre auto con livelli allo scarico così bassi. Secondo de Meo, sarebbe più conveniente riorientare gli enormi investimenti, che servono per l’adeguamento all’Euro 7, verso l'elettrificazione, per renderei veicoli elettrici più accessibili. Secondo le previsioni Acea: il mercato 2023 dovrebbe iniziare una lenta ripresa. Le previsioni parlano di 9,8 milioni di nuove auto vendute, in aumento del 5% rispetto al 2022, ma sempre il 25% al di sotto dei livelli pre-crisi del 2019.

Giovanni Massini