
Dacia, Duster col Gpl prestazioni e risparmio

Con la nuova generazione di Duster non è più il prezzo a costituire l’elemento principale di attrazione del suv compatto di Dacia. Ora, all’ormai rinomato rapporto prezzo/contenuti dei prodotti Dacia, si unisce anche il look. Su Duster è stato semplicemente aggiornato con un tocco però particolarmente riuscito: ben mirato e non eccessivo, infatti, il maquillage rispetto al modello precedente. E, questa volta, è proprio l’aspetto esterno a destare la maggiore attenzione.
Ce ne siamo resi conto andando in giro, per oltre 1.400 km tra strade urbane ed extraurbane, per una prova reale con la versione Extreme 4X2, trazione anteriore, TCe 100 bifuel benzina/gpl Eco-G. E abbiamo notato che, soprattutto in città, c’è stato addirittura chi si è fermato ad osservare attentamente il Duster. Cosa davvero rara per una vettura che non appartenga ai marchi più blasonati o che non abbia le caratteristiche di una supercar o un’estetica davvero rivoluzionaria.
Ad attrarre c’è il fatto che il nuovo Duster presenta innanzitutto una calandra inedita e un nuovo logo che è andato a sostituire l’ormai vecchio scudettino che ricordava più un cavatappi da Sanbitter, che il marchio di una Casa costruttrice di veicoli. Poi, ci sono i nuovi fari con le luci di posizione a led; alcune tinte insolite e piacevoli (davvero non male il verde del modello provati); e tanti altri particolari che fanno anche sembrare Duster non solo più bello, ma perfino più grande e più più alto.
Le novità, poi, sono pure all’interno. Cruscotto, plastiche, tessuti, dotazioni: tutto è stato migliorato e, all’occorrenza, incrementato mettendo a disposizione anche qualcosa in più di quello che si potrebbe aspettare da un veicolo che non appartiene a una fascia di prezzo alto.
A bordo, per esempio, troviamo: volante rivestito in pelle Tep; climatizzatore automatico; uno schermo multimediale touch screen media Nav da 8 pollici con navigatore e integrazione smartphone; varie porte usb (anche per i passeggeri posteriori); cruise control; un cruscotto che, seppure con strumentazione analogica, presenta il display del computer di bordo che consiglia le cambiate di marcia, raccoglie e rende immediatamente disponibili tutte le informazioni sull’autonomia, sulle prestazioni in fatto di consumi e sulle condizioni dello stato dei rifornimenti di entrambi i serbatoio (benzina e gpl) e anche molto di più.
A disposizione perfino alcuni Adas di un certo rilievo: oltre alla presenza di hill start assist abbinato all’Esp, il radar parking posteriore; il sistema multiview di telecamere per una visione a 360 gradi attorno al veicolo; il rilevamento di veicoli nei possibili angoli morti degli specchietti (vetture in sorpasso o ostacoli laterali). E il sistema keyless entry: in tasca si tiene un trasmettitore grande come un’ostrica e le portiere della vettura si possono aprire e chiudere semplicemente avvicinandosi o allontanandosi, accompagnati da luci e suoni di benvenuto, se lo si desidera. Accensione a pulsante, come le auto più all’avanguardia.
Dentro spazio buono anche per 5 occupanti; divanetto posteriore ribaltabile e frazionabile in 2/3 che rende più ampio il già capiente vano di carico nella sua configurazione normale. Il cambio è manuale, a 6 rapporti.
Doppio serbatoio: di 50 litri per la benzina; e di 48,8 per il Gpl. Il serbatoio Gpl - toroidale e con sistema di rifornimento integrato nello stesso vano laterale dedicato alla benzina e senza necessità di ricorrere ad adattatori speciali - è collocato sotto il piano del bagagliaio ma, avendo preso il posto della ruota di scorta, non sacrifica in maniera eccessiva la capacità di carico.
E il propulsore? Sotto al cofano si nasconde un benzina 999 ccc, 3 cilindri, 12 valvole, 100 Cv di potenza (74 kW), euro 6d full. Un vero gioiellino della tecnica che, anche quando è alimentato a Gpl, si comporta ottimamente.
Se viaggiare a benzina oppure a gas, lo può scegliere autonomamente il conducente agendo su un apposito tasto. Ma si può fare affidamento a un ottimo sistema di gestione elettronica automatica delle alimentazioni.
In marcia non si notano grandi differenze nelle prestazioni (a gpl solo lievissimo aumento della rumorosità di sottofondo, ma occorre avere un orecchio davvero attento per percepirlo) e anche i passaggi di alimentazione sono impercettibili. C’è un tasto per una funzione Eco capace di attivare un sistema elettronico che riduce ulteriormente i già bassi consumi, ma ovviamente si rallentano anche le risposte del motore. A proposito di consumi, Dacia dichiara, in ciclo misto Wltp, medie di 6,4 litri di benzina per 100 km e 7,8 di gpl. E, ricordando che il gpl la nostra prova si è conclusa perfettamente in linea con questi dati. Anzi, in alcuni casi e sulle lunghe percorrenze extraurbane, si può perfino ottenere di più.
Cosa non ci è piaciuto?
Per la natura e la vocazione del veicolo nulla di particolarmente rilevante. Magari, per il sistema di controllo degli angoli morti, un avviso anche acustico, oltre che visivo, lo avremmo apprezzato, come una più ricca dotazione di comandi possibili direttamente dal volante (non sarebbe male integrare qui i comandi remoti del sistema audio invece che lasciarli su un satellite del volante). Ma sono quisquiglie. Perché, se decidessimo di fare del nuovo Duster la nostra nuova auto, desidereremmo solo una cosa: averlo al più presto.
Per quanto riguarda i prezzi, gamma Dacia nuovo Duster da 18.750 euro. Versione Gpl provata da 21.000 euro. Prezzi di listino chiavi in mano, Ipt esclusa. In corso campagna promozionale con 3 anni di furto, incendio e 3 anni di manutenzione.
Sergio Casagrande
Twitter: @essecia