
Bmw M3 Cs, che bestia: 550 Cv e uno 0-100 da 3,4 secondi

Prima d’iniziare, una considerazione è d’obbligo. Ultimamente, stiamo assistendo ad un vero “stop” tecnologico, dei modelli di auto endotermiche più accessibili. Causa arbitrarie prese di posizione a livello europeo, si fa solo un gran parlare di elettriche e di “plug-in”, modelli che condividono gli stessi vantaggi e, soprattutto, allo stato dell’arte, “Svantaggi”: la carenza d’infrastrutture di ricarica. Un modus operandi che, invece, poco attacca sui modelli più sportivi, più performanti, quelli destinati a un popolo di pochi eletti e questo è il caso dell’ultima Bmw “M3 Cs”. La divisione “M HmbH”, come ci dicono dalla casa madre: "Continuerà a concentrarsi sui modelli in edizione speciale di grande fascino, nella sua gamma di prodotti del 2023” e la formula vincente resta sempre la stessa “più potenza e meno peso”.
Iniziamo proprio dal secondo punto: l’auto pesa 20 kg in meno, rispetto alla M3, grazie al massiccio utilizzo di componenti in fibra di carbonio (tecnologia CFRP): tetto, cofano, splitter anteriore, prese d'aria anteriori, calotte degli specchietti retrovisori esterni, diffusore posteriore, spoiler posteriore, console centrale, palette del volante ed anche le strisce di rivestimento interno. Contribuiscono all’effetto dimagrante, anche i sedili M Carbon e, soprattutto, lo scarico in titanio, che da solo fa risparmiare 4 kg. In compenso, volendo aumentare ancora la rigidità, si piò montare un kit di puntelli per il vano motore. L’unità motrice è affidata è allo stracollaudato 6 cilindri in linea, TwinPower Turbo da tre litri, portato a 550 Cv. Diamo uno sguardo agli interventi effettuati: aumento della pressione massima di sovralimentazione dei due turbocompressori mono-scroll, portata da 1,7 a 2,1 bar e alcune modifiche specifiche per la gestione. Ricordiamo, che si tratta della stessa unità, che ha portato la BMW M4 GT3 a conquistare il titolo DTM, per auto da turismo, per la prima volta nel 2022. La coppia massima è di 650 Nm, disponibili tra i 2.750 ed i 5.950 giri. Il cambio è l’M Steptronic a otto rapporti, dotato di selettore Drivelogic, posizionato in consolle, ma azionabile anche tramite il volante, che consente di selezionare le varie modalità di guida, più o meno cattive, più o meno estreme. Nonostante infatti, la trazione integrale xDrive, che utilizza una frizione multidisco a controllo elettronico, integrata nel ripartitore centrale, si può disattivare tutto, proprio tutto e mandare l’auto solo con il posteriore, in 2WD, ovviamente con un po’ di attenzione.
Già in modalità sport, comunque, la maggior parte della coppia è gestita dal retrotreno. Vediamo le prestazioni: 0-100 km/h (62 mph) da 3,4 secondi e 11,1 secondi per raggiungere i 200 km/h (124 mph) da fermo; ripresa 80-120 km/h (50-75 mph) da 2,6 secondi (in quarta marcia) o 3,3 secondi (in quinta marcia). Di serie, c’è l’M Driver's Package e la velocità massima è limitata elettronicamente a 302 km/h (188 mph). Il modello in edizione speciale, monta freni M Compound con pinze verniciate in rosso o nero, ma si può sempre optare per i carboceramici M Carbon, con pinze colorate in oro o rosso opaco. I cerchi in lega leggera M sono forgiati, caratterizzati da un esclusivo design a razze a V, con finitura Gold Bronze o nero opaco e sono da: 19 pollici sull’anteriore e da 20 sul posteriore. Sull’edizione speciale, troviamo pneumatici da pista, anche questi specifici per il modello, da 275/35 ZR19 sull'anteriore e 285/30 ZR20 sul posteriore. Il lancio commerciale è previsto per il prossimo marzo, nessuna informazione sul prezzo che, orientativamente, dovrebbe stare tra i 110.000 ed i 130.000 euro.
Giovanni Massini
Versione "770 Ultimate" per l'Aston Martin DBS. Ne verranno prodotte soltanto 499: 300 Coupé e 199 Volante