
Versione 770 Ultimate per l'Aston Martin DBS. Ne verranno prodotte soltanto 499: 300 Coupé e 199 Volante

“Quando una generazione di modelli iconici raggiunge la fine della produzione – ha detto Roberto Fedeli, chief technology officer di Aston Martin - è importante celebrare l'occasione con qualcosa di speciale”. In questo caso, parliamo della DBS, che dal 2018 è al top della produzione della casa inglese e che viene proposta come “Ultimate 770”, una sorta di canto del cigno, con tanti Cv e svariati accorgimenti tecnici, che ne fanno la versione più prestazionale e guidabile di tutta la serie. Non solo motore, dunque, ma noi vogliamo iniziare proprio da qui, dal già notevole V12 di 5,2 litri, sottoposto ad una bella curetta ricostituente, soprattutto: è stata modificata l’accensione e la pressione di sovralimentazione del turbo, che è aumentata del 7%.
I Cv a disposizione arrivano a 770, ma il vero fiore all’occhiello sta nella stratosferica coppia di 900 Nm (disponibile tra i 1.500 ed i 5.000 giri), per una velocità massima, che sfiora i 356 km/h. L’accoppiamento è sempre con l’automatico ZF, rivisto e ricalibrato, abbinato ad un differenziale meccanico posteriore, a slittamento limitato LSD. Cambiato il piantone dello sterzo, con un nuovo elemento, che offre un feeling più diretto con il guidatore. Una traversa anteriore migliorata e un sottoscocca posteriore più robusto, hanno aumentato la rigidità torsionale globale del 3%. Anche il sistema automatico di controllo degli ammortizzatori, l’Adaptive Damping System (ADS), è stato rivisto. Il sistema frenante Carbon Ceramic Braking (CCB), utilizza dischi anteriori da 410 mm x 38 mm e posteriori da 360 mm x 32 mm, gli stessi della DBS.
Risultato: l'Aston Martin di serie più potente di sempre. Il look, ovviamente, è tato adeguato al resto, con nuove prese d’aria, anche in grado di aumentare il flusso verso i radiatori, posizionate: sul nuovo splitter anteriore e sul cofano a conchiglia, quest’ultima a forma di "ferro di cavallo". Sul posteriore, si nota un diffusore maggiorato e più profondo. I cerchi, da 21”, ospitano Pirelli P Zero da 265/35 R21 sull'anteriore e 305/30 R21 sul posteriore. Sul bracciolo centrale, c’è una fibbia con il logo del modello ed anche nei sottoporta, troviamo delle placchette con logo e numerazione dell’auto. Se mai dovesse interessarvi l’auto, però (per il prezzo è meglio non chiedere), è meglio soprassedere, perché il portafoglio ordini è già chiuso. Le consegne sono programmate per l'inizio del terzo trimestre 2023.
Giovanni Massini
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