
Audi R8 RWD Performance, il traverso è di casa: 570 Cv, 550 Nm di coppia e trazione posteriore

Il mondo dell’auto è in subbuglio, si parla solo di elettrico e poi di elettrico ed ancora di elettrico. L’effetto Thunberg si sta abbattendo, come una mannaia, su qualsiasi forma di autotrazione convenzionale, degradando l’auto a “Puro mezzo di trasporto”. Ed il piacere di guida, dove lo mettiamo? Un piacere che, almeno fino ad oggi, poteva essere ricercato in mezzi di tutte le fasce di prezzo. Certo, è sempre il top di gamma a dare l’esempio, per poi diffondere il verbo verso il basso ed è proprio quello che ha fatto l’Audi, una casa che, in quanto ad elettrificazione, non è seconda a nessuno. Ne vogliamo parlare, perché si tratta di uno di quei prodotti “Particolari”, destinati ad un ristretto pubblico di veri “Estimatori”, già sperimentato con una versione precedente, lanciata a fine 2018. Un prodotto che, evidentemente, ha colpito nel segno, perché è stato, diciamo, aggiornato. Quello che doveva essere una sorta di cammeo, un esperimento riservato a soli 999 fortunati estimatori, è diventato un modello permanente, effigiato dalla magica sigla RWD (Rear Wheel Drive). Stiamo parlando della R8 V10 RWD, che oggi diventa “R8 RWD performance”.
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Questa supercar, nata per offrire piacere in massima sicurezza, assicurata da una intelligentissima trazione integrale, come è già successo con altri mostriciattoli di altre case automobilistiche, è passata alla trazione posteriore pura, un concetto di auto e di guida, riservato a gente preparata, ma che non ha eguali, in termini di “Puro godimento”. Già il modello precedente derivava dalla versione da competizione, la R8 LMS GT4, da cui prendeva il 60% dei componenti: il V10 di 5.2 litri FSI, che erogava 540 Cv, con 540 nm di coppia massima e tutta la struttura era stata alleggerita di circa 65 kg. Oggi, arriva un rinforzino di potenza e coppia, che non è mai troppa. La variante performance guadagna 30 Cv (570 in totale) e 10 Nm di coppia (550 in totale). La RWD performance è disponibile sia in versione chiusa, che spyder e la sua forza non è tanto nei numeri, comunque notevoli (uno 0-100 da 3,7 secondi e per 329 km/h di velocità massima, per la chiusa, 3,8 e 327 per la spyder), ma nell’assetto, studiato per guidare innescando dei godibilissimi “Drift controllati”, assicurati dal cambio automatico a doppia frizione S tronic a 7 rapporti, abbinato, ovviamente (viste le premesse) ad un differenziale meccanico autobloccante.
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Selezionando il programma “Dynamic e la modalità sportiva "ESC”, il sistema di gestione dell’elettronica di sicurezza “Drive Select” allenta la presa e interviene di nuovo solo quando i traversi con l’auto si fanno davvero eccessivi. L’assetto è assicurato da un sistema di sospensioni a doppio braccio triangolare, in alluminio, mediato direttamente dal mondo delle competizioni e lo sterzo è appositamente tarato per la trazione posteriore pura. La ripartizione dei pesi è 40:60 tra assale anteriore e posteriore, i cerchi sono disponibili da 19 e 20 pollici, anche con pneumatici derivazione racing: 245/30 R20 all’avantreno e 305/30 R20 al retrotreno. I dischi dell’impianto frenante, di serie, sono in acciaio autoventilanti e forati, con profilo a onda (design “wave”), pinze fisse a otto pistoncini sull’avantreno (diametro di 380 mm) e a quattro pompanti sul retrotreno (da 356 mm), i carboceramici sono a richiesta. La nuova Audi R8 V10 performance RWD è prodotta presso il sito carbon neutral Audi Böllinger Höfe, è ordinabile dal 21 ottobre ed arriverà in Italia nel corso del primo trimestre del 2022. Non abbiamo informazioni certe sul prezzo, ma la precedente versione costava sui 155.000 euro.
Giovanni Massini
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