
Umbria, il ponte d'oro delle città d'arte

Un ponte d’oro per le città d’arte in Umbria. Assisi e Perugia sono nella lista delle trenta destinazioni italiane più richieste secondo il portale Holidu. Entrambe posizionate a metà classifica. La città Serafica, in particolare, recupera il terreno perso durante la pandemia. “Assisi è davvero strapiena di gente in questi giorni”, commenta Francesca Simonelli, esercente di souvenir.
A Ognissanti turisti come a Ferragosto
Anche gli altri centri dell’Umbria trovano largo consenso: “Difficile trovare stanze libere anche a Gubbio, Orvieto e Todi. Ma anche a Cascia dove c’è la mostra mercato dello zafferano e nell’Alto Tevere con il tartufo protagonista”, fa notare Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria. Nelle tendenze nazionali la vacanza di Ognissanti raccoglie grandi consensi negli svaghi degli italiani. Il clima mite poi ha rafforzato i flussi. Grandi catalizzatori, come detto, le città d’arte e a queste si aggiungono i grandi eventi.





Spoleto registra il tutto esaurito per i Dolci d’Italia “La città sembra tornata ai fasti del Due Mondi di vent’anni fa”, commentano gli operatori forti di 32 mila presenze. Presi d’assalto anche i borghi dove si concentrano le tante iniziative messe in campo per puntare sulle eccellenze locali come la Festa del bosco a Montone e la Festa della campagna e del ringraziamento a Sellano. “Sono eventi importanti - ha precisato il sindaco di Sellano Attilio Gubbiotti - perché valorizzano il territorio e lo fanno conoscere. Anche la costruzione del ponte tibetano più alto e più lungo del mondo, di prossima realizzazione, va in questa direzione”.
A queste si aggiungono le iniziative diffuse sotto il marchio di Frantoi aperti. “Tutte manifestazioni - sottolinea Fittuccia - che servono a dare valore aggiunto al territorio e a rendere accogliente la nostra regione. I grandi attrattori richiamano ma poi sono le iniziative diffuse a completare l’offerta”. Un ruolo decisivo, sempre come attrattore è riservato al paesaggio: luoghi come le Cascate delle Marmore, il Lago Trasimeno, la Valnerina, hanno il loro fascino in ogni stagione. E in questa occasione, complice il bel tempo, si è potuto protrarre la stagione delle attività open air.
I dati registrati dagli agriturismo confermano ancora la scelta verso la natura. A testimoniare il tutto esaurito nelle strutture umbre, l’agriturismo Marilena la Casella a Lisciano Niccone. “Per il Ponte siamo al completo – dicono dalla struttura -, abbiamo dovuto dire no a tantissimi turisti”. “Dal nord al sud dell’Umbria, gli agriturismi locali segnalano un boom di prenotazioni” commenta Matteo Bartolini, presidente di Cia Agricoltori dell’Umbria.
Dalla natura all’arte. File davanti palazzo Montani a Terni per la mostra Dramma e passione. Da Caravaggio ad Artemisia Gentileschi. La Città dell’Acciaio vince con l’arte.
I flussi del Ponte di Ognissanti sono in linea con i dati registrati dall’ufficio Turistico della Regione in cui si evince che chi sceglie di fare vacanze in Umbria lo fa il 44% per motivi culturali; 12,4% per svago e relax, 23% per contesti rurali; 18% naturalistici e 10,1% enogastronomici. Nei tre mesi estivi 2022 (giugno, luglio e agosto) si sono registrati 906.304 arrivi e 2,8 milioni di presenze con una variazione rispetto allo stesso periodo del 2021 del +9,3% negli arrivi e del 13,8% delle presenze determinato dal forte aumento degli stranieri (+92,6% in arrivi e +77,2% presenze a fronte della diminuzione degli italiani (-6,9% in arrivi e -7,6% in presenze). Dato quest’ultimo non rilevato nel ponte di Ognissanti dove, invece, sono soprattutto gli italiani a scegliere l’Umbria come meta preferita.
Report turismo, a settembre presenze a +7% rispetto al 2021: aumentano gli stranieri, italiani in calo