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Pogba, terapia conservativa fallita: operazione al ginocchio per salvare il Mondiale. La Juve lo riavrà nel 2023

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Alla fine dovrà operarsi. Paul Pogba finirà nelle prossime ore sotto i ferri dopo l'infortunio al ginocchio destro - lesione del menisco laterale - e l'inconcludente terapia conservativa. Perso oltre un mese, il centrocampista francese si era infortunato a fine luglio durante la tournée negli Stati Uniti, proverà un recupero lampo per gli imminenti Mondiali in Qatar (iniziano a metà novembre). Di sicuro la Juve non lo avrà a disposizione prima del 2023. Sperando di trovare un giocatore sano dopo la probabile pressione a cui sottoporrà il proprio fisico il centrocampista per essere protagonista in Qatar.

 

 

La terapia conservativa dunque non ha dato gli esiti sperati: Pogba - in questi giorni anche al centro di una confusa storia di stregoneria e incantesimi - al rientro in Italia il centrocampista francese era stato a Lione per un consulto medico con il professor Bertrand Sonnery-Cottet e alla fine era stato deciso di non procedere con l’operazione: Pogba aveva così intrapreso la strada della terapia conservativa della durata di cinque settimane, le prime tre fra palestra, piscina e fisioterapia e le ultime due con differenziato sul campo. Ma in realtà i tempi si sono allungati e alla fine - dopo un test sul campo negativo - si è deciso di procedere con l’intervento. Per quanto riguarda il recupero, se ne saprà di più dopo l’intervento ma stando alle prime indiscrezioni il giocatore dovrà stare fermo altre sei settimane e provare poi un forcing in extremis per essere al Mondiale.

 

 

Pogba - tornato alla Juventus dopo l'esperienza poco brillante al Manchester United - aveva firmato un contratto sino al 2026 (circa 8 milioni netti l'ingaggio annuale) con l'obiettivo di riportare i bianconeri al vertice. Nella prima esperienza Torino il francese aveva vinto 4 volte lo Scudetto, 2 la Coppa Italia e 3 la Supercoppa raggiungendo anche una finale di Champions nel 2015. Poi il trasferimento milionario al Man Utd - club in cui era cresciuto - dove però non si è mai imposto come leader assoluto pur vincendo una Europa League. Negli anni "inglesi" le cose migliori le ha fatte vedere con la Nazionale: con la Francia ha vinto il Mondiale 2018 e la Nations League 2021 (oltre alla finale dell'Europeo 2016).