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"Putin ha un cancro alla tiroide" è la rivelazione di Proekt. Il Cremlino smentisce

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Pietro De Leo
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Un’altra voce si aggiunge alla nutrita antologia sui rumors che Vladimir Putin sarebbe malato. Stavolta, è il sito di inchiesta Proekt a sollevare il sospetto che il leader del Cremlino sarebbe malato di cancro. Alla tiroide. La testata rivela che Putin sarebbe costantemente assistito da un’equipe medica, sempre accanto a lui anche negli spostamenti, di cui farebbe parte anche un oncologo, che peraltro lo avrebbe visitato moltissime volte negli ultimi mesi. Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha smentito con perentorietà l’indiscrezione. Che costituisce un capitolo molto nutrito del racconto di questa guerra.

 

 

In particolare, voci del Pentagono rilanciate da un tabloid inglese all’inizio della guerra avevano attribuito l’evidente gonfiore al volto del presidente russo all’ipotetica somministrazione di cortisone o steroidi, nell’ambito di una terapia per curare una patologia tumorale. Così come, spesso, ci si è interrogati sulle condizioni psicologiche del leader, che dall’inizio del Covid si è autoinflitto un isolamento sempre più ferreo. E, a detta di molti, sarebbe proprio questo distacco dagli altri che lo avrebbe indotto ad esasperare le chiavi di lettura sulla realtà.

 

 

Un racconto che definisce il profilo di un leader perfettamente incardinato nell’immaginario collettivo attraverso il “corpo”. Le sue cavalcate a torso nudo, i bagni rituali nell’acqua gelida al Natale ortodosso, gli incontri di judo e la camminata leggermente dondolante. Fino al volto spesso glaciale, che al massimo concedeva una smorfia in luogo del sorriso. Ora, dunque, questa piccola epica ha svoltato nella sua metà contraria. Come prima si narrava la forza, oggi lo si fa con il decadimento