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Marta Russo, l'omicidio misterioso della studentessa e i suoi diari segreti stasera su Rai 2: tutte le anticipazioni

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"Sto pensando che questo diario sarà l’unica cosa eterna, ci sarà anche quando io non sarò più sulla terra". Lo scriveva Marta Russo, la studentessa uccisa 24 anni fa da un proiettile mentre camminava in un viale dell’università La Sapienza a Roma. E oggi, quel pensiero sembra un triste presagio. È proprio prendendo spunto dai contenuti di quel diario che nasce il documentario ’ Marta - Il delitto della Sapienza', una co-produzione Rai Documentari e Minerva Pictures, prodotta da Gianluca Curti e Santo Versace per la regia di Simone Manetti, in prima visione giovedì 21 ottobre alle 21.15 su Rai2 e disponibile su RaiPlay. "È un documentario che nasce dalla sfida di partire da un atto dolente come la morte per raccontare la vita, invece di seguire il solito binario crime", ha spiegato il regista Manetti nel corso della conferenza stampa di presentazione. "Un racconto emozionale -ha aggiunto- per dire veramente chi c’era dietro la foto di Marta. Ci siamo avvicinati a tutto il materiale di repertorio e delle teche Rai, fondamentale per ricostruire anche l’aspetto sociale di quegli anni. Poi c’è il repertorio familiare più intimo, le fotografie e il cardine del progetto che sono i diari segreti di Marta". Un viaggio narrativo che si snoda su due piani di racconto paralleli: quello legato ai fatti di cronaca, che ricostruisce la vicenda giudiziaria e quello privato, intimo di Marta, che prende vita direttamente dai suoi pensieri più profondi, dalle speranze e dai sogni che, tra 1985 e il 1996, ha affidato alle pagine dei suoi diari segreti.

 

"Lo vedremo insieme in famiglia, andrò a casa dei miei genitori e starò accanto a loro, perché ripercorrere quella storia non sarà semplice", ha detto Tiziana Russo, sorella della studentessa. È stata proprio lei a ritrovare il diario segreto di Marta nell’armadio di casa, custodito in uno zainetto. "Pensavo fossero semplici appunti di università, invece erano diari segreti: mi ha emozionato, ho iniziato a leggerli con grande fatica e poi mi sono sentita vicina a lei. Dopo 24 anni in cui Marta è sempre stata una semplice foto nell’immaginario collettivo, finalmente torna a essere una persona", ha aggiunto Tiziana Russo, che ha stigmatizzato il tentativo di ’rileggere' il caso nonostante le condanne definitive inflitte ai due assistenti universitari Giovanni Scattone (5 anni e 4 mesi) e Salvatore Ferraro (4 anni e 2 mesi). "È emersa una verità processuale che non può essere messa in discussione. Parlare di dubbi e di mancanza di movente dopo tutti questi anni è continuare a spettacolarizzare la morte di Marta, è come riportarla nella tomba e colpirla altre volte", ha affermato nel corso della conferenza stampa alla quale ha preso parte anche la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, da sempre molto vicina alla sua famiglia.

 

 

"Marta era una di noi, fiorettista di un anno più piccola di me. Da bambina abbiamo condiviso tantissime gare in giro per l’Italia", ha raccontato l’ex campionessa della scherma, che proprio nel ricordo di Marta si sta impegnando in un progetto che possa favorire la doppia carriera sportiva e universitaria. Il documentario su Marta Russo è il primo appuntamento del ciclo Rai chiamato Crime Doc. "Abbiamo chiesto ai produttori e ai registi di lavorare con noi per restituire un ritratto non convenzionale, ci sentiamo servizio pubblico anche quando facciamo crime", ha spiegato Duilio Giammaria, direttore Rai Documentari, anticipando che nelle prossime puntate saranno trattati i casi della rivolta nel carcere di Portoferraio, il delitto della Uno bianca e i crimini del mostro di Firenze.