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Delitto Olgiata, chi era la contessa uccisa Alberica Filo Della Torre. La storia delle indagini e l'assassino Manuel Winston Reves

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Il delitto dell'Olgiata torna a far parlare. Perché l'assassino della contessa Alberica Filo della Torre, Manuel Winston Reves, è stato scarcerato dopo aver scontato una pena di dieci anni. La contessa venne uccisa il 10 luglio del 1991 presso la residenza romana dove con il marito Pietro Mattei era solita dare delle feste. L'omicidio per circa venti anni rimase irrisolto, poi la svolta con l'arresto dell'ex maggiordomo.

 

 

Ma chi era Alberica Filo della Torre? La donna, aveva 40 anni quando venne uccisa, apparteneva alla buona società romana. Sposata in prime nozze con don Alfonso de Liguoro dei principi di Presicce, matrimonio dichiarato nullo dalla sacra rota, dedita a filantropia e beneficenza, venne trovata cadavere nella camera da letto. Colpita da uno zoccolo alla testa e poi, successivamente, strangolata con la particolare tecnica della pressione sulla carotide. Aveva la testa avvolta in un lenzuolo insanguinato. Dalla stanza erano spariti alcuni gioielli. Le indagini sin dal principio si concentrarono sul marito che aveva però un alibi di ferro. Per vent'anni l'inchiesta brancolò nel buio battendo le piste più disparate (entrarono in ballo i servizi segreti, furono scoperti conti all'estero). 

 

 

 

Mattei, che non badava a spese pur di scoprire la verità, riuscì commissionare nuove analisi nel 2007 che portarono alla scoperta di tracce di dna sul lenzuolo trovato sul cadavere della contessa. Quei risultati portarono a Manuel Winston Reves, domestico filippino, poco tempo prima del delitto licenziato dalla contessa, già messo sotto controllo in passato ma escluso dalla lista dei sospetti. Il giorno in cui Reyes uccise la contessa i due si erano incontrati perché il maggiordomo voleva essere riassunto. Poi la lite e il delitto. Un magistrato recuperò le registrazioni delle telefonate nelle quali il maggiordomo trattava con un ricettatore la vendita dei gioielli rubati alla contessa. Il domestico intanto si era sposato, aveva avuto una figlia e l’aveva chiamata Alberica come la contessa. “Mi sono tolto un peso che mi portavo dietro da vent’anni, scusatemi”, disse il giorno dell’arresto. Il rito abbreviato portò Reyes a dover scontare 16 di carcere, diventati poi 10 grazie a una serie di sconti. Nel frattempo, lo scorso anno, Pietro Mattei è morto, mentre la famiglia della vittima ha creato la Fondazione Alberica Filo della Torre che si prefigge lo scopo di ricordare la lotta per la verità e la giustizia.