Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Con la riforma del catasto il Governo si sta avventurando in un terreno molto scivoloso

Pietro De Leo
  • a
  • a
  • a

Attenzione, perché c’è un terreno molto scivoloso su cui il governo si sta per avventurare. Ed è la riforma del catasto. Ieri, il presidente del Consiglio Draghi ha confermato la necessità di andare avanti sul punto, con una delega generale, per quanto assicurando che nessuno pagherà di più. Niente aumento pressione fiscale, dunque, ha ventilato il Presidente del Consiglio. Sentiero tortuoso e difficile, perché con un intervento del genere che riguarda sia gli immobili (pur facendo salva l’intangibilità della prima casa), sia gli indicatori Isee potrebbe costare caro al portafoglio delle famiglie, e soprattutto costituire l’ennesima stangata su quel bene-chiave che rappresenta l’investimento principale degli italiani da decenni, e soprattutto il cuore di un settore trainante come l’edilizia. Parlando all’Adnkronos, il Presidente di Confedilizia Spaziani Testa è stato molto chiaro: Il principio dell’intervento sul catasto senza aumentare le tasse, ha detto, è “tecnicamente impossibile per gli esseri umani. E poi “bisogna anche ricordare che i rischi di aumenti non sono solo sulle seconde case, ma anche sulle case affittate, e quindi canoni sui locali commerciali, affittati e non, e sulle tante case delle aree interne ereditate, spesso abbandonate, che sono solo costi, e che spesso sono addirittura considerate prime case”.

 

 

Questo è esattamente il cuore della questione, ossia che possano essere fiscalmente aggrediti quegli immobili frutto di lasciti, che spesso costituiscono il punto d’arrivo di sacrifici lungo generazioni. E proprio attorno al tema è riemerso con nettezza uno schema bipolare all’interno della maggioranza, definendo i conti di un noto politico. Ovviamente il più favorevole al dossier è il segretario Pd Enrico Letta, da sempre con il mirino puntato sulla casa (propose ad esempio un intervento fiscale sulle successioni). Conte prova un’operazione di equilibrismo: “La riforma del catasto va fatta ma non è questo il momento d alzare l’Imu ed altre tasse. Bisogna lavorare ad una sorta di patto sociale con i cittadini affinché adesso le tasse non si aumentino”.

 

Il centrodestra di governo marcia compatto. La Lega è pienamente compatta sul punto, e lo dimostrano le dichiarazioni ostili di Salvini e del governatore del Friuli Massimiliano Fedriga. Valanga di no da Forza Italia, con Annamaria Bernini, Maurizio Gasparri, Luca Squeri. Lo stesso Berlusconi aveva annunciato che il no ad una maggiore pressione fiscale sugli immobili è condizione degli azzurri per la permanenza al governo. Non sarà una un percorso immediato, ma il centrodestra in maggioranza si gioca in questa partita una notevole quota di affidabilità nei confronti dell’elettorato.