
Vaccini, in Italia quasi 23 milioni di immunizzati. Aumenta la diffusione della variante delta

Sono 56.647.383 i vaccini anti Covid somministrati in Italia, l’89,9 per cento delle dosi finora consegnate e quasi 23 milioni le persone immunizzate. Queste ultime ammontano a 63.046.571, di cui 43.065.648 di Pfizer, 11.775.503 Vaxzevria di AstraZeneca, 5.940.813 di Moderna e 2.264.607 di Johnson & Johnson.
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Sono invece arrivati a quota 22.974.528 (il 42,54 per cento della popolazione over 12) le persone vaccinate cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino. Lo riporta il bollettino elaborato da presidenza del Consiglio dei ministri, ministero della Salute e struttura del commissario straordinario al Covid, aggiornato alle ore 6 di questa mattina. Per quanto riguarda la suddivisione territoriale, in testa in termini di dosi somministrate c’è la Lombardia con 10.020.755 (il 92,3 per cento delle dosi ricevute), seguita da Lazio con 5.783.074 (il 91,9 per cento) e Campania con 5.526.927 (l’90,3 per cento). Intanto preoccupa la diffusione della variante Delta, che in alcune regioni è vicina quasi al 50 per cento.
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Lo scenario più probabile è che quest'ultima diventi dominante, come già accaduto in Inghilterra e Germania e che possa essere protagonista di una nuova ondata di contagi. I nuovi casi positivi sono infatti in ripresa anche in Italia, malgrado il maggior numero di immunizzati e di guariti. In questo senso è ripreso il dibattito sulla possibile necessità di una terza dose di vaccino, finora comunque esclusa sia dalle autorità sanitarie americane (dopo la richiesta di Pfizer) che dall'Iss italiano. Tant'è che ieri il presidente, Silvio Brusaferro, ha detto che due dosi bastano a coprire da ricoveri e morte in maniera considerevole. lo scenario più probabile, guardando a ciò che accade in Inghilterra, potrebbe essere quello di un aumento importante dei contagi a cui però non corrisponde un elevato numero di ricoveri e decessi, come avvenuto fino a questa primavera.
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