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Vaccino, bufera terza dose. Burioni gela le case farmaceutiche: "Non sappiamo se servirà"

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Terza dose? L'esperto dice che potrebbe non servire. O almeno non con i dati di cui si è in possesso adesso. Parola di Roberto Burioni. "Che le case farmaceutiche spingano con entusiasmo per un richiamo è comprensibile, visto che gli poterebbe grandi profitti.

 

 

 

Ma al momento non ci sono dati a supporto, per cui fanno bene Fda e Cdc a dare, per ora, parere negativo. Per il futuro stiamo attenti e teniamoci pronti", dice il virologo Roberto Burioni, docente dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commentando su Twitter l’annuncio di Pfizer di voler chiedere alle agenzie regolatorie del farmaco l’autorizzazione per una terza dose del proprio vaccino anti-Covid e il conseguente stop delle autorità sanitarie statunitensi.

Sempre sul social ancora Burioni ha detto che "i vaccini (tutti quelli autorizzati) funzionano benissimo contro la variante Delta. Vaccinatevi alla svelta perché il virus è cambiato (in peggio)". Non solo Burioni.

 "Non sono favorevole alla terza dose" di vaccino anti-Covid. "Dobbiamo pensare che due dosi ci proteggono comunque contro la malattia grave e contro l’evento morte che è il motivo per cui stiamo spingendo con le vaccinazioni. La terza dose è un richiamo che credo però si farà nel 2022 e ben venga che sia anche contro le varianti.

 

 

 

Ma fare terza dose oggi vuol dire proteggere solo contro i contagi e noi sappiamo bene che l’obiettivo non è questo, ma ridurre i decessi e le ospedalizzazioni" dice all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, commentando l’annuncio Pfizer/BioNTech che ha l’intenzione di chiedere alla Fda, l’autorità del farmaco americana, l’autorizzazione per una 
terza dose del vaccino per dare «una protezione ancora maggiore". "A noi oggi, ma anche in ottobre, non devono importare i contagi, ma il numero di persone ricoverate in ospedale o che prendono le forme gravi di polmonite e per questo due dosi sono sufficienti. Concordo con Fda e Cdc: la 
terza dose deve essere selettiva", rivolta a una persona "magari perché fragile o soggetto problematico. Ma non di massa", chiarisce Bassetti riferendosi alla precisazione di Fda e Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americani, che hanno sottolineato come le persone completamente vaccinate contro Covid-19 non abbiano bisogno di una terza dose.