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Covid, Galli (Sacco) sui vaccini: "Italia come la Gran Bretagna? Servono due mesi"

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Serve ancora tempo. Almeno due mesi. L'esperto indica la strada per le vaccinazioni che permettono le riaperture in stile Gran Bretagna. Per arrivare al livello delle dosi di vaccino anti-Covid somministrate in Inghilterra, che hanno permesso le riaperture in maggiore sicurezza, in Italia, "abbiamo bisogno di almeno altre 25 milioni di vaccinazioni, per fare le quali è necessario un numero importante di giorni. Se ci dicono che al massimo riusciamo a fare 500 mila vaccinazioni al giorno, anche se fino ad oggi non le abbiamo ancora viste, nella migliore delle ipotesi per fare tutte quelle vaccinazioni abbiamo bisogno di 50 o 60 giorni".

 

 

 

A dirlo all’Adnkronos Salute Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano in merito alle riaperture previste dal governo. Secondo Galli, le riaperture in Italia non possono essere paragonate con quelle inglesi. "La Gran Bretagna, sta andando avanti comunque a ritmo sostenuto, ha somministrato oltre 43 milioni di dosi".

Nel nostro Paese dobbiamo confrontarci "con un numero di vaccinazioni ancora basso" , a cui si aggiunge "un atteggiamento negativo rispetto ad alcuni vaccini da parte di una fetta importante della popolazione. Gli inglesi hanno chiuso tutto e vaccinato, noi no abbiamo mai del tutto chiuso".

 

 

 

 

 "È chiaro che la gente è stanca, che ci sono enormi problemi economici e che è necessario far vedere anche la carota oltre al bastone. Detto questo ho l’impressione che le imminenti riaperture vengano percepite come ’liberi tutti', francamente, sono assai preoccupato. E continuo ad esserlo", continua Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano in merito alle riaperture previste dal Governo. "Purtroppo ci siamo già passati ormai una quantità di volte e ho la netta sensazione che si fa così perché non si può fare altro", ha concluso in maniera molto netta l'esperto.