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Covid, Burioni: "Pass a chi ha tampone negativo da 48 ore? Non ha senso"

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L'esperto si fa ancora sentire e utilizza i social per comunicare con la platea di persone (larghissima), che los egue in questa pandemia.

Roberto Burioni, docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commenta su Twitter le ipotesi di un pass che consentirebbe gli spostamenti ai vaccinati, ai guariti da Covid e, appunto, a chi ha un tampone negativo, effettuato nelle 48 ore precedenti.

 

 

"Leggo che si consentirebbe libertà a chi ha un tampone negativo nelle 48 ore precedenti per prevenire il Covid. È come consentire rapporti sessuali non protetti a chi si è infilato un profilattico nelle 48 ore precedenti per prevenire l’Aids. Non ha alcun senso razionale", spiega in maniera molto diretta, Roberto Burioni.

Ad avvalorare la tesi Burioni cita in un altro tweet un articolo del ’Journal of Clinical Microbiology’: "122 marinai vengono imbarcati in un peschereccio dopo un tampone Pcr negativo. Nonostante questo a bordo parte un focolaio di Covid che colpisce l’85% dell’equipaggio. Vi ho citato uno studio - chiarisce - ma potrei citarvene altri 20 che dicono la stessa cosa". E "sempre rimanendo nel tema del ’passaporto' - insiste il virologo su Twitter - chi è vaccinato con i vaccini a mRna diminuisce la sua capacità di trasmettere la malattia di almeno il 90% (ma forse pure molto di più, lo sapremo presto). Queste le verità scientifiche, poi la politica decida", conclude il virologo. 

 

 

Il giorno precedente, sulle riaperture decise dal governo, lo stesso Roberto Burioni aveva detto la sua. "Le riaperture sono una scelta politica" che "io non commento", ma di fronte alla quale è importante ricordare come "la riduzione del rischio passa attraverso il rispetto di alcune regole molto importanti", aveva sostenuto richiamando al senso di responsabilità e ricordando regole fondamentali di comportamento per evitare la diffusione del virus.