
Decreto Covid, le nuove regole fino al 30 aprile per scuole, visite, seconde case e spostamenti

Il decreto Covid approvato ieri sera dal consiglio dei ministri ha introdotto le nuove regole valide in tutta Italia fino al 30 aprile. Ecco le principali norme che dovremo rispettare in tema di scuole, seconde case, spostamenti, visite ad amici e parenti, bar e ristoranti.
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In primo luogo non ci saranno zone gialle: tutta Italia sarà arancione o rossa. Per quelle Regioni in arancione che però avranno dati da zona gialla sono previste possibili deroghe in base all'andamento dei dati su contagi e cifre sulle somministrazioni del vaccino, in particolare alla popolazione anziane fragile. Per Pasqua, dal 3 al 5 aprile tutto il Paese sarà in zona rossa, ma saranno consentite visite ad amici e parenti (massimo una al giorno) entro i confini regionali. In seguito, in zona rossa, stop alle visite. E' inoltre sempre possibile svolgere attività motoria, ma solo in prossimità della propria abitazione, e attività sportiva all'aperto in forma individuale. La scuola torna in presenza fino alla prima media anche in zona rossa e le regioni non potranno scegliere di chiudere autonomamente le scuole. Le altre classi continueranno a svolgere le lezioni in Dad se non zona rossa; in presenza dal 50 al 75 per cento in quella arancione.
Medici no vax, previste nuove mansioni o stipendio sospeso
Sempre vietati gli spostamenti tra regioni, se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Possibile raggiungere le seconde case, anche fuori regione, ma dal solo nucleo familiare convivente e verso un'abitazione in quel momento disabitata. Alcune regioni - Valle d'Aosta, Alto Adige, Trentino, Toscana, Sardegna - lo hanno però vietato. Resta il coprifuoco in tutta Italia dalle 22 alle 5. Obbligo di vaccinazione per medici, infermieri, operatori sociosanitari, farmacisti, dipendenti anche amministrativi di Rsa e studi privati; i medici no vax saranno invece spostati a nuove mansioni per evitare rischi di contagi e, ove non possibile, sarà loro sospeso il servizio e lo stipendio (ma non oltre il 31 dicembre). Viaggi all'estero consentiti, nei Paesi che li prevedono, ma al rientro quarantena di cinque giorni e due settimane di sorveglianza sanitaria.
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