
Scuola, il ministro Bianchi: "Su recupero a giugno decideremo più avanti. Al lavoro anche su esame di maturità"

Scuola, il recupero a giugno delle lezioni perse a causa delle chiusure dovute al Covid e l'esame di maturità sono al centro dell'agenda politica del governo. Lo ha assicurato il nuovo ministro dell'istruzione, Patrizio Bianchi. "È presto per parlare dell’ipotesi di recupero per i ragazzi a giugno, ci siamo insediati ieri e ci stiamo lavorando su, fin da subito. Devo sentire tutte le voci della scuola come ho sempre fatto. Anche sulle modalità dell’esame di maturità 2021, stiamo lavorando, ho già riunito i miei collaboratori e posto tutti questi temi all’ordine del giorno", ha detto questa mattina in un'intervista al Gr 1 l'ex rettore dell'università di Ferrara.
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"Le scuole dell’ obbligo sono già in presenza, per i più grandi dobbiamo vedere come sta andando la pandemia, bisogna evitare una terza ondata e bisogna essere molto cauti, ma tutti stiamo lavorando perché la scuola possa tornare in presenza quanto prima", ha specificato Bianchi. Che poi ha aggiunto: "I nostri ragazzi avranno lacune solo se noi non saremo in grado, tutti assieme, di riporre la scuola al centro dello sviluppo italiano, su questo il presidente Draghi è stato molto chiaro, la scuola è strumento fondamentale per l sviluppo, quindi il problema non è recuperare qualcosa qua e là, ma rimetterla al centro".
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Di certo questa tema è centrale per il nuovo esecutivo, visto che era stato uno di quelli più "bersagliati" negli ultimi mesi quando al dicastero dell'istruzione sedeva il ministro Lucia Azzolina (M5S). Attualmente, tuttavia, la didattica in presenza non è omogenea a livello nazionale, a causa delle restrizioni dovuti ai diversi colori delle regioni. In Umbria, ad esempio, nella provincia di Perugia - in zona rossa dall'8 al 21 febbraio - sono chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado. Non sarà quindi facile assicurare regole uguali per tutti, e con le stesse ricadute, in questo difficile anno scolastico.
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