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Salvini, minacce a ristoratore che doveva ospitarlo a Pontassieve. Il leader Lega: "Non temo per mia incolumità"

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Matteo Salvini in Toscana, una giornata complicata. Aggressione a Pontassieve e c'è un altro caso. «Mi dispiace per i lavoratori. Mi spiace per il caseificio Busti nel pisano che dopo la visita mia e di Susanna Ceccardi è stato minacciato, e per altro ha aumentato il fatturato. Però quando la politica entra in fabbrica, entra al ristorante, entra in gelateria, entra in azienda, entra nel caseificio con parole grosse, con insulti e con minacce, sbaglia». ha detto il segretario e senatore della Lega Matteo Salvini che ha spiegato di non temere per la sua incolumità dopo che nelle scorse ore è stato annullato un pranzo che si sarebbe dovuto svolgere oggi a Pontassieve, in provincia di Firenze, a margine di una iniziativa elettorale della Lega, per le minacce ricevute dal ristoratore che aveva organizzato lo stesso pranzo elettorale. «Io cerco di promuovere il bello della Toscana - ha aggiunto -. Mi spiace che qualcuno a sinistra sia rimasto fermo al secolo scorso e quindi che un ristorante di Pontassieve venga minacciato perchè osa dare un piatto di pasta a Salvini è bizzarro, come successe a Bagno a Ripoli, come successe alla gelateria di Orbetello. Però la Toscana è altro: la Toscana è arte, è cura, è bellezza, patrimonio, artigianato, è il tempio della libertà di pensiero, è la terra di Dante e di Michelangelo, di Montanelli e della Fallacci, quindi non sono quei tre poveretti a fermare me o la Lega», ha concluso.