
Silvio Berlusconi, la rivelazione: "Condanna del 2013 pilotata dall'alto." La proposta Fi: "Cavaliere senatore a vita giusto risarcimento"

«Ci sono le prove che la sentenza che condannò Berlusconi al carcere, nel 2013, e che diede il via al declino precipitoso di Forza Italia, era una sentenza clamorosamente sbagliata. E perdipiù c’è il forte sospetto che lo sbaglio non fu dovuto solamente a imperizia dei giudici, ma - forse: scriviamo dieci volte forse - a un disegno politico». Lo sostiene Piero Sansonetti su Il Riformista, che pubblica documenti in esclusiva sul processo Mediaset per frode fiscale di 7 anni fa, ora alla Corte Europea di Strasburgo.
«Le novità che possono ristabilire la verità», sottolinea il direttore de Il Riformista, arrivano dalla sentenza del Tribunale civile di Milano che a gennaio «smonta» quella della Cassazione che portò nel 2013 all’unica condanna di Silvio Berlusconi. Il tutto contenuto in un supplemento di ricorso alla Corte Europea presentato dagli avvocati del leader di Forza Italia con delle registrazioni di colloquio del magistrato Amedeo Franco, relatore in Cassazione e che chiese l’assoluzione perché non vi era reato. Ieri sera in tv, a Quarta Repubblica, sono stati fatti sentire gli audio choc del magistrato Amedeo Franco che afferma: «Berlusconi deve essere condannato a priori perché è un mascalzone! Questa è la realtà, a mio parere è stato trattato ingiustamente e ha subito una grave ingiustizia… l’impressione che tutta questa vicenda sia stata guidata dall’alto. In effetti hanno fatto una porcheria perché che senso ha mandarla alla sezione feriale? Voglio per sgravarmi la coscienza, perché mi porto questo peso del… ci continuo a pensare. Non mi libero. Io gli stavo dicendo che la sentenza faceva schifo».
LA PROPOSTA «Nessuno potrà risarcire Silvio Berlusconi del danno subito e non ci sarà ristoro per i milioni di italiani che da sempre credono in lui e in Forza Italia. Il presidente Mattarella dovrebbe prenderne atto e nominarlo senatore a vita». Lo sostiene Gabriella Giammanco, vicepresidente del gruppo di Forza Italia al Senato. «Chiunque in questi anni abbia seguito le vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi con oggettività, senza alcun pregiudizio ideologico, ha compreso chiaramente che si è trattato di una persecuzione strumentale volta esclusivamente all’eliminazione del nostro leader dalla scena politica italiana e internazionale".