
Terremoti in Molise, raggiunte le 200 scosse da gennaio

L'Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, alle 18.55 del 20 agosto 2018, ha emanato un nuovo comunicato nel quale fa il punto dei terremoti che stanno interessando il Molise, e in particolare l'area colpita dal terremoto di magnitudo Ml 5.2 (Mw 5.1) del 16 agosto 2018 alle ore 20:.9 italiane e sulle localizzazioni degli eventi più forti. Alle ore 15:00 di oggi, 20 agosto 2018, - scrive Ingv - gli eventi localizzati nell'area, a partire dal 14 agosto, sono quasi 200, di cui 9 di magnitudo maggiore o uguale a 3.0; di questi, due hanno avuto magnitudo Mw 4.6 e Mw 4.4, avvenuti il 14 ed il 16 agosto rispettivamente, ed uno, la scossa principale, ha avuto magnitudo Mw 5.1. Nella giornata di oggi sono stati registrati due terremoti con magnitudo superiore a 2.0, il più forte dei quali è un evento avvenuto alle ore 02:07 di magnitudo ML 3.0. Ingv ricorda quindi che il Gruppo Operativo Sismikoha installato nella zona alcune stazioni sismiche temporanee che hanno migliorato il livello di detezione dei terremoti da parte della Rete Sismica Nazionale (RSN). La zona risultava ben monitorata, ma infittire la rete di monitoraggio sismico è molto importante per migliorare le localizzazioni ottenute dalla Sala di Sorveglianza Sismica (in particolare la profondità) e caratterizzare così le faglie attive. Per quanto riguarda gli eventi principali della sequenza le elaborazioni per il calcolo dell'ipocentro effettuate dai ricercatori INngv mostrano che valori di profondità compresi tra 9 e 20 km risultano ugualmente compatibili con le osservazioni. Tuttavia una profondità maggiore di 9 km è stata comunque fin da subito ritenuta più compatibile con il vasto risentimento regionale dell'evento più forte, con le accelerazioni massime registrate alle stazioni più vicine di circa il 4% di g (in particolare 4.6 % di g alla stazione SGgpa). Inoltre le determinazioni ipocentrali fatte nell'ultimi due giorni, da quando ci sono le stazioni temporanee, localizzano eventi anche a profondità di poco maggiori di 20 km. "Per questo motivo, nella giornata di oggi, - scrive ancora Ingv - le localizzazioni dei tre eventi principali, quelli di magnitudo superiore a 4.0, sono state ricalcolate dagli analisti Ingv del Bollettino Sismico Italiano: sono stati ricontrollati i valori dei tempi di arrivo delle fasi sismiche e valutato il contributo delle singole stazioni, soprattutto quelle a distanza notevole dagli epicentri. L'incertezza sulla profondità risulta così ridotta ed i valori medi compresi tra i 17 ed i 20 km. Inoltre le localizzazioni epicentrali sono leggermente cambiate: per gli eventi del 16 agosto si tratta di piccole variazioni, mentre l'evento del 14 agosto, pur mantenendo la stessa profondità, è stato rilocalizzato più a nord, ad una minore distanza dal comune più vicino, Montecilfone (Campobasso)". "Nonostante queste nuove elaborazioni - conclude Ingv - , per determinare in modo definitivo le profondità ipocentrali saranno necessarie analisi di maggiore dettaglio e l'utilizzo di un modello crostale specifico".