
La dittatura di Hamilton: beffato Verstappen in Ungheria. Ferrari anonime

Ha vinto ancora Lewis Hamilton. La vittoria numero otto della stagione. Un successo, quello in Ungheria, che ribadisce una dittatura. Un capolavoro di squadra e strategia firmato Lewis e Mercedes, ai danni di Max Verstappen, che si è trovato con gomme più usurate e dopo una lunga fuga non ha potuto far altro che accontentarsi del secondo posto. Le Ferrari, come temuto e previsto, hanno arrancato, perdendo circa un secondo a giro. Alle spalle di Verstappen, secondo (“non siamo stati abbastanza veloci, ma è un buon risultato), si piazza Sebastian Vettel (“un contentino, non avevamo il passo”), che sale sul podio grazie al sorpasso negli ultimi giri al compagno di squadra Charles Leclerc, che chiude quarto (“gara più difficile del previsto per noi”). Quinta piazza per la McLaren di Carlos Sainz, davanti all'altra Red Bull di Pierre Gasly. Quindi i due finlandesi del circus: Kimi Raikkonen, settimo, porta punti pesanti in classifica costruttori per l'Alfa Romeo. Valtteri Bottas invece non è andato oltre l'ottavo posto al termine di una gara in salita fin dal primo giro. Il pilota della Mercedes, scavalcato al via dal compagno di squadra Hamilton, ha danneggiato per un leggero contatto la propria ala compromettendo la propria corsa. “Sono stanco ma anche molto grato per questa giornata. Per il team, per il lavoro che ha fatto e che continua a fare, per come abbiamo spinto fino al limite, prendendoci dei rischi e provando a cogliere ogni opportunità. Giù il cappello nei confronti del team” le parole dell'inglese sul gradino più alto del podio. Nella classifica mondiale Hamilton sale a 250 punti, portandosi a +62 sul compagno di squadra Bottas. Terzo Verstappen, con 181 punti, a 69 punti dal britannico. La Formula 1 va adesso in pausa per quattro settimane: il prossimo appuntamento è in programma in Belgio a fine mese.