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Coronavirus, rissa nella movida di Perugia: pronti test, multe e denunce

Alessandro Antonini
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Sono pronte multe per violazione al decreto anti Covid (assembramento senza dpi), test sierologici e denunce per rissa a carico i degli autori della scazzottata davanti alle scalette del Duomo nella notte tra venerdì e sabato. La polizia di Stato ha avviato l'indagine con la squadra mobile di Perugia, guidata dal dirigente Carmelo Alba, e sta identificando i soggetti che hanno preso parte allo scontro ripreso via cellulare dagli avventori della movida. Ma sono al vaglio anche le telecamere del Comune - che riprendono piazza Iv Novembre, nonché quelle degli esercizi commerciali e bar del centro storico. Gli agenti hanno sentito anche i titolari dei locali più vicini. Non risulta che i ragazzi - stando alle immagini molto giovani - abbiano iniziato ad azzuffarsi da dentro a uno dei bar dell'acropoli. Nessuna sanzione in vista per i pubblici esercizi. Un'altra rissa si è scatenata quasi in contemporanea in piazza Grimana i due fatti, secondo la polizia, potrebbero essere collegati. L'assessorato regionale alla Salute, per bocca del reggente, Luca Coletto, ha assicurato che una volta identificati i soggetti saranno sottoposti a test sierologici come è avvenuto a Gubbio il 15 maggio. Intanto nella notte di sabato è scattata l'ordinanza coprifuoco alle 21 per tutti i locali, ristoranti esclusi (a cui è però imposto il solo servizio al tavolo con divieto di asporto), con divieto di vendita e consumo di superalcolici. Provvedimento valido in centro storico e a Fontivegge. Obbligo di mascherine “in tutti i casi di stazionamento dei fruitori delle vie e delle piazze interessate”. Sabato notte sei pattuglie hanno presidiato le aree più sensibili.Polizia davanti alle scalette della Cattedrale, con la sanificazione attuata a più riprese anche per impedire alle persone presenti in centro di sedersi e assembrarsi.Carabinieri in piazza IV Novembre e piazza Danti.Polizia locale in pattugliamento continuo, insieme alla guardia di finanza, tra centro e stazione. Non si sono registrare criticità, se non qualche assembramento a Fontivegge. Domenica sera stesso assetto. Intanto alcuni degli esercenti del centro criticano la politica dell'ordinanza. Dario Catania spiega che “la cosa più grave è non avere il coraggio di punire chi ha sbagliato ma decidere di punire tutti, anche chi questo lavoro lo fa con passione, correttezza e senso di responsabilità”. Fa eco il titolare di Kosmo beer shop: ”Se qualcuno ha sbagliato, quelli sono da una parte alcuni ragazzi irresponsabili e maleducati, dall'altra il Comune e le forze dell'ordine che sono state completamente assenti per tutta la serata (di venerdì, ndr). Siamo stati i primi ad essere rimasti sorpresi dalla totale mancanza di controllo e vigilanza su una situazione del tutto prevedibile. A pagare però siamo solo noi, già in ginocchio dopo due mesi di stop forzato”.