
Coronavirus, chiusura centro per i senza tetto rinviata al 4 maggio. Asl: "Rischio contagio"

E' stata rinviata al 4 maggio la chiusura del centro allestito per i senza tetto a Sant'Erminio durante l'emergenza Covid.Nonostante sia stato rilevato dalla Usl 1 il rischio contagio tra gli ospiti, il Comune di Perugia ha deciso di lasciare tutto com'è per un'altra settimana. Non c'è tempo per trovare soluzioni alternative. Anche se, in base a una nota dell'azienda sanitaria locale, il Comune ha specificato come “il permanere di concentrazioni di persone senza fissa dimora può favorire nuovamente il contagio da Coronavirus a seguito dei continui interscambi di individui”, è riportato testuale nell'istruttoria Palazzo dei Priori. Interessati dalla chiusura erano il Cva e e la palestra del quartiere. Gli accolti, una cinquantina, dopo il 4 maggio saranno indirizzati nella struttura di via Romana, già utilizzata per ospitare i senza tetto prima della pandemia. Ai tutti sono stati fatti i tamponi: sono risultati tutti negativi. Durante questa settimana verranno messi in campo disciplinari rigidi per evitare assembramenti e movimenti incontrollati dentro e fuori dal centro. L'ordinanza di chiusura della struttura di Sant'Erminio, firmata dal sindaco il 24 aprile con “efficacia immediata”, è stata revocata lo stesso giorno - anche a seguito di numero polemiche da parte delle opposizioni e di alcune associazioni cittadine - e sostituita da un nuovo omologo atto che aveva spostato a ieri il termine ultimo per lo smantellamento. Anche per dare tempo di preparare un nuovo servizio di accoglienza. Che però non è bastato. “Per la chiusura del centro di Sant'Erminio”, ha scritto il sindaco, Andrea Romizi, “si rendono necessari ulteriori giorni per motivi tecnici e logistici oltre che per meglio approntare un servizio alternativo di supporto e assistenza agli utenti compatibile con le indicazioni sanitarie previste nella nota dell'Usl Umbria 1”. Nella stessa nota, vergata anche questa il 24 aprile, è stato proposto di “terminare l'accoglienza di soggetti senza fissa dimora presso il centro di Sant'Erminio e di altri centri analoghi esistenti sul territorio comunale”. L'Usl in base alle ispezioni ha verificato che “si tratta di soggetti di difficile gestione in quanto tornano al centro esclusivamente per la notte o per i pasti. Durante il giorno circolano fuori dalle strutture e il il loro rientro al centro non avviene regolarmente tutti i giorni. Si generano un alterno ricambio dei soggetti ospitati e assembramenti di soggetti - spesso diversi di giorno in giorno - per i quali non è possibile garantire un adeguato isolamento o distanziamento sociale. Inoltre, essendo liberi di circolare, possono entrare in contatto quotidianamente con altri soggetti potenzialmente portatori di Covid con rischio continuativo di contagio”.