
Coronavirus in Umbria, Confartigianato boccia le nuove misure del Governo. Inadeguate per le piccole imprese

Coronavirus in Umbria, Confartigianato Perugia definisce inadeguate le nuove misure del Governo per le piccole imprese. “In attesa del decreto definitivo, si stima che, di fatto, più del 50% delle risorse (50 + 200 miliardi) sono riservati al 5% delle imprese, ovvero a quelle esportatrici - spiegano il presidente Giorgio Buini e il segretario Stelvio Gauzzi - Il tempo di restituzione dei finanziamenti, poi, è, giudicato troppo di breve periodo, vista la gravità della situazione e l'impossibilità di capire quando finirà”. Per Confartigianato sei anni più due di preammortamento sono troppo pochi per tantissime aziende che con la liquidità pagheranno non tanto gli investimenti, quanto i pagamenti arretrati con lo Stato e le sue derivazioni. “Le aziende del Centro Italia, già piegate dal terremoto del 2016 - spiegano Buini e Gauzzi - avranno ancora più difficoltà, perché si troveranno a pagare il finanziamento ottenuto per il post terremoto dove nulla, di fatto, è ripartito”. Servizio integrale sul Corriere dell'Umbria di mercoledì 8 aprile