
Terni, Leolandia a Narni: boom di richieste di chi cerca lavoro nel nuovo parco giochi di San Liberato

Il progetto di Leolandia Umbria non è stato ancora presentato nei dettagli, ma i vertici della società (e chiunque sia... "sospettato" di averci qualcosa a che fare), sono stati già letteralmente sommersi dalle offerte di lavoro. E sono già arrivati tanti curriculum vitae, pur non essendo stato pubblicato alcun bando. L'annuncio di Invitalia, che ha sbloccato quei 24 milioni di euro di investimenti (6,7 milioni a fondo perduto e 16,9 milioni nella forma di finanziamento agevolato, oltre a un sostegno da parte della Regione Umbria) necessari a completare il totale di 36 milioni necessario alla costruzione di “Leolandia due” (LEGGI), ha convinto tutti: ora c'è davvero tutto per partire coi lavori e il parco si farà. Ma quali saranno le figure lavorative che verranno richieste da qui a qualche mese quando usciranno davvero i bandi e gli annunci di recruitment? Prima di rispondere vediamo come sarà strutturato il progetto. Sempre da Leolandia parlano di un'area che si svilupperà sul territorio di Narni e che prevede “la realizzazione di cinque aree tematiche dedicate a soggetti inerenti il territorio e la storia umbra, che ne esalteranno i valori e le potenzialità, per un'estensione complessiva di circa 65.000 metri quadrati e ben 24 attrazioni", come ha assicurato il gruppo di Giuseppe Ira che si è legato agli imprenditori locali. E nel progetto sono previsti anche un teatro e una struttura ricettiva interna per consentire alle famiglie di soggiornare direttamente nell'area del parco. Detto questo va da sé che Leolandia Umbria cercherà principalmente addetti che dovranno seguire le casse per l'ingresso al parco e a tutte le attrazioni. Ogni attrazione avrà verosimilmente qualche figura per far salire la gente in sicurezza e per azionare le macchine e i giochi. Sulla manutenzione bisognerà capire se le ditte che forniscono le attrazioni e le macchine automatizzate e meccanizzate utilizzeranno personale specializzato o formeranno alcuni addetti in loco per essere più rapidi in caso di piccoli guasti. Si parla di 250 addetti con numeri forse anche più alti se il parco dovesse riscuotere quel successo che gli imprenditori si aspettano. E da non sottovalutare anche l'aspetto sicurezza con il possibile coinvolgimento di aziende esterne o, anche qui, con la creazione di una nuova entità in grado di ottemperare tutte le indicazioni normative sul tema. Sul versante del ristoro si aprono, poi, tutta una serie di prospettive con tutti gli addetti che serviranno per seguire l'area food che sarà interna oltre alla struttura ricettiva che necessiterà sempre di camerieri, concierge e altre figure per non parlare di un servizio pulizia che su un'area di 65 mila metri quadrati impiegherà discrete forze. In attesa dei bandi sono queste le prime figure richieste. E da considerare c'è anche l'indotto. Se i numeri dovessero lievitare ci sarà richiesta di hotel, ristoranti e servizi turistici tra Narni e, come alcuni auspicano, anche nel vicinissimo Lazio.