
Ast, sindacati: la lotta è all'inizio. In ballo il futuro dell'Umbria

"Il futuro produttivo, occupazionale e la stessa identità futura dell'Umbria sono legati indissolubilmente al futuro del polo siderurgico ternano": Così i sindacati, in un documento congiunto firmato dai segretari generali di CGil, Cisl e Uil dell'Umbria Mario Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini, commentano la manifestazione del 18 luglio contro i tagli alla Ast - Acciai Speciali Terni. GUARDA LE FOTO DEL CORTEO La manifestazione "è la prima risposta contro un piano industriale che di industriale ha davvero poco, perché prevede esclusivamente un taglio drastico sia in termini di dipendenti che di salario, scaricando così tutto il costo sociale soltanto sui lavoratori delle acciaierie e su un territorio già duramente colpito dal ridimensionamento del manifatturiero e dell'indotto". LEGGI: ANCHE IL MINISTERO CONTRO IL PIANO TK Attaccano i sindacati: "L'impostazione del piano è tutta basata sui tagli e sui ridimensionamenti; non c'è traccia di investimenti. Un'eccellenza produttiva come il polo siderurgico ternano non viene assolutamente valorizzata ma, al contrario, drasticamente penalizzata. Viene messa a repentaglio l'intera parte fusoria del sito e si dà per scontata la chiusura di un forno. Tutto ciò è inaccettabile anche per tutta la regione dell'Umbria che verrebbe duramente colpita se passasse questa logica devastante". Concludono i sindacati: "Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria si impegnano a costruire un'ampia mobilitazione regionale per sostenere la giusta lotta dei lavoratori dell'Ast e per impedire un impoverimento ulteriore del tessuto industriale della nostra Regione. La mobilitazione continuerà sino a che il Governo nazionale, l'Unione europea, la multinazionale Thyssen Krupp non modificheranno profondamente la loro inaccettabile impostazione. Oggi è iniziato un percorso di iniziativa e di mobilitazione importante che dovrà proseguire sino in fondo".