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Da Perugia a Vienna, la sfida dello chef Richard Rios Aguilar: "Masterchef non mi piace"

Patrizia Antolini
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“A me non piacciono i talent di cucina. Credo diano un'immagine sbagliata del nostro mestiere. Fare lo chef vuole dire studiare, fare la gavetta, cominciare dal basso, imparare a usare un coltello e a leggere una ricetta, come a lavorare con una squadra dove ognuno ha un compito preciso. Dopo l'Alberghiero di Assisi mi ero dato un obiettivo: a 30 anni avrei avuto un mio ristorante, beh ci sono riuscito”. Richard Rios Aguilar ha i piedi ben piantati a terra, una terra che ha i colori della Colombia ma le radici a Perugia dove è arrivato a 7 anni. A 30 anni è già stato chef di importanti ristoranti di lusso come La Petit Maisons a Londra, Miami, Dubai e ora gestisce un ristorante nel cuore di Vienna a due passi dalle cattedrale di Santo Stefano. Ora assaggiano i suoi piatti innovativi ma dal gusto mediterraneo francese primi ministri come Sebastian Kurz, attori come Gérard Depardieu. Nella sua strada ha incontrato maestri come il compianto Gualtiero Marchesi. Dal diploma all'alberghiero di Assisi, in dodici frenetici fantastici anni, non è stato tutto facile ma lui non si è mai fermato. Servizio completo nell'edizione del 29 dicembre del Corriere dell'Umbria