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Ponti e strade a rischio, mancano 38,7 milioni

Alessandro Antonini
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Quarantasei opere necessitano di interventi urgenti. Strutturali. Ma non ci sono i soldi, se non in minima parte. Mancano 38,7 milioni su 44,5 complessivi. Strade, gallerie, viadotti e ponti che, se non si avviano i cantieri in tempi celeri, rappresentano un rischio concreto per la viabilità e la pubblica incolumità. Per questo la Provincia di Perugia ha inviato al ministero delle Infrastrutture, ad Anas e all'Usr il sollecito con l'aggiornamento dei dati. Anche la Provincia di Terni ha fatto lo stesso con l'ente nazionale per le strade. Un primo monitoraggio è avvenuto all'inizio dell'anno. Su Perugia siamo a 42 fattibilità tecniche su 43, solo in un caso (pavimentazione della provinciale 412 Gualdo Cattaneo-Cannara per 500 mila euro che però latitano) si è giunti alla progettazione definitiva. Della mole complessiva di 44.548.300 euro che servono, c'è un buco da 38.733.600. La cantierabilità, in tutti i casi, è rimandata al 2021. Il documento firmato dall'ingegner Giovanni Solinas, per conto del presidente, Luciano Bacchetta, mette in testa “la realizzazione di un nuovo ponte sul Tevere”. Costo 6,5 milioni. Da “finanziare per l'intera cifra”. Si tratta di quello di Montemolino sulla strada regionale 397: al momento è percorribile con limitazioni di portata, a senso unico alternato e semaforo. I miglioramenti strutturali apportati nel 2012 per 860 mila euro assicurano la stabilità fino al 2032 ma la funzionalità è monca. Il ripristino del viadotto Corno a Cascia è inserito nel programma sisma (sesto stralcio, quarta priorità) ma i 1.183.600 euro non si vedono. Finanziati i lavori per le frane di Città di Castello (sp 105) Scheggia (sp225) e Gualdo Tadino (sp 243) per oltre 2,6 milioni. Idem per il sovrappasso ferroviario a Bastia (2 milioni). Mancano del tutto i 7,5 milioni per la galleria di accesso a Roccaporena, sempre a Cascia. Ci sono per contro i 1,5 milioni per l'adeguamento del ponte sul Topino a Cannara. Per la frana di Collazzone (sp 421) i 600 mila euro sono tutti da reperire. E ancora mancano i soldi per la modifica alla rotatoria sulla 318 a Perugia (250mila euro), per le opere di regimazione idraulica sulla 101 di Piosina (300 mila euro) e il milione e 300 mila per le frane sulla 106 e la 310 a Castello e Paciano. Niente risorse per per le barriere di protezione laterale tra Pistrino e Citerna (1,5 mln), per la frana di Montelovesco a Gubbio (1 mln), per la frana a Pozzuolo di Castiglione del Lago (1,5 mln) e per i dissesti sulla 340 di Spina (1.250.000 euro). Mancano soldi per 6 milioni sempre alla voce dissesti tra Cannara, l'Arceviese, la 79 bis di Todi e Trasimeno (regionali 454 e 599). Più un'altra serie di opere tra i 150 e i 750 euro sparse nel territorio. Anche qui salvadanaio vuoto. La Provincia di Terni ha segnalato all'Anas tre ponti che presentano le maggiori criticità e riguardano due strutture stradali nell'Amerino e una nel Narnese. Si tratta, per l'amerino, dei ponti sulla provinciale 31 di Giove e sulla sp 8 di Amelia, e per il narnese, del ponte sulla sp 3 ter. Il presidente Lattanzi ha ricevuto da Anas rassicurazioni sul cronoprogramma degli interventi che sarà il seguente: Per il ponte sulla sp 31 di Giove, Anas prevede l'avvio dei lavori entro il corrente anno. Per quanto concerne invece il ponte sulla sp 8 di Amelia, è previsto il riappalto dei lavori, dopo il fallimento della ditta precedente, entro novembre di quest'anno, mentre per la situazione sulla sp 3 ter di Narni i lavori saranno avviati a primavera del 2020, essendo stata anche convocata una conferenza dei servizi il 28 ottobre scorso. La Provincia ha inoltre riproposto ad Anas la difficile situazione presente sulla sp 67 Valserra, dopo gli incendi che interessarono la zona e i conseguenti forti danneggiamenti.