
Animali si nasce e lui lo nacque

Anche il dottor Josef Mengele diceva: "Non è incompatibile con la mia professione medica". E giù - in nome di Esculapio, Ippocrate, Galeno, Vesalio, Pasteur, Salk e Sabin - a torturare e uccidere migliaia di sventurati ebrei e zingari e altri non ariani nel lager nazista di Aushwitz-Birkenau. Era detto Todesengel, angelo della morte. Anche il dottor Luciano Ponzetto ha detto che non è incompatibile. Ha appena ammazzato un bellissimo leone e si è fatto ritrarre col sorriso trionfatore sulle labbra accanto alla magnifica preda. Dottore come Valentino Rossi? No. Veterinario a Caluso nel Torinese. Un uomo qualunque che si sente Ernest Hemingway, ma non avrà mai letto - scommetto - "Verdi colline d'Africa" o "Le nevi del Kilimangiaro". Un cuor di leone che - scommetto - non ha mai visto (e pianto con) "Re Leone" di Walt Disney, come fece Giovenale con i suoi nipotini, e aggiungo il sommo inventore di Topolino non avrebbe mai sparato, tant'è che, come Hemingway, fu autista di ambulanze alla Grande Guerra. È invalsa ora la giustificazione, ma è sempre stato così, di scaricare sugli altri la propria illegalità di fondo: così fan tutti; oppure la chiamata a rapporto della legalità: l'ho fatto secondo le regole, che vuoi da me? E così il Ponzetto si difende con tutte le regole e i timbri giusti. Ha spaccato il cuore, sparando a debita sicura distanza, di un superbo animale della savana, dove gente ricca va a spassarsela versando sangue, come se non ci fosse già abbastanza violenza nel mondo. Ponzetto è diventato il Walter Palmer italiano, avendo imitato alla perfezione il dentista statunitense apripista. Forsa e perché assuefatti al sangue. Dell'umanità degli umani. E non si tratta di fare i moralisti o i lodatori del tempo di quando Berta filava. Ma il degrado morale è ormai organico, è un cancro in metastasi inarrestabile. Un saggista francese, Jean-Cristophe Bailly, nel suo "Il partito preso degli animali" (parafrasi del poeta Francis Ponge: "Il partito preso delle cose"), pubblicato dalle valorose edizioni Nottetempo, percorre sentieri di ricerca che incrociano altri modi di abitare il mondo che ci circonda, "esplorando le reti inestricabili del vivente e dischiudendo al pensiero altri orizzonti". Insomma prendiamo esempio dagli animali, che con le loro "strategie di vita, i nascondigli invisibili, i suoni, i silenzi e le tracce della loro irriducibile alterità costruiscono passaggi segreti attraverso lo spazio e il tempo che condividiamo con loro". Un volo di oche selvatiche, il passaggio di una lince, la criniera di un leone, la corsa di una lepre, il salto di uno stambecco sono l'aperto di cui parlava Rainer Maria Rilke, quelle presenze che nessuna gabbia potrà raffrenare. L'antropocentrismo è come il maschilismo, mettere come perni di tutto l'umanità contro il regno animale, il maschio 'contro' la donna sono errori che portano a mettere una bomba su un aereo di linea e polverizzare 228 persone.Non volevo mica ammazzare, dice l'assassino efferato. Non occorre essere animalisti per essere dalla parte degli animali. Senza fanatismi. Di certo il nostro Leopoldo, un gatto di sei anni di molto pelo, un po' nevrotico ma fedele come un cane, non lo porterò giammai dal dottor Luciano Ponzetto, che avrà pagato non meno di 30-40.000 dollari per abbattere l'inerme, regale, civile, meraviglioso re della foresta. Scriveva Molière che ci son uomini peggiori degli animali. Se uno va alle "Foglie d'erba" ('Canto di me stesso' 31, 32) di Walt Whitman (1819-1892) vi trova che la raganella è un capolavoro, la vacca che rumina a capo chino supera ogni statua, perfette sono la formica e un granello di sabbia, una foglia d'erba non è da meno del lavoro quotidiano compiuto dagli astri, e conclude: "potrei voltar la schiena e andare a vivere con gli animali, |così placidi e sereni; |non vegliano al buio a piangere i loro peccati, nessuno s'inginocchia a un suo simile, |nessuno è insoddisfatto, nessuno impazzisce per smania di possedere, |nessuno è rispettabile o infelice per la terra universa". A me pare il vestito su misura del valoroso veterinario sabaudo.