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La dieta mima digiuno

Michele Cucuzza
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C'è un regime alimentare che, praticato soltanto per pochi giorni al mese, ed eventualmente ripetuto nei mesi successivi sempre ed esclusivamente sotto controllo medico, rallenta l'invecchiamento, rigenera le cellule e brucia i grassi. È la dieta mima digiuno, sperimentata con successo negli Stati Uniti dal dottor Valter Longo, direttore dell'Istituto di longevità della California. I suoi effetti positivi sono simili a quelli prodotti dal digiuno, senza tuttavia rischiare le conseguenze dello stress provocato dalla prolungata astensione dal cibo come l'alterazione del sistema immunitario o le difficoltà nella riparazione delle ferite. Con la prova costume alle porte, mentre il sogno di smaltire cuscinetti e rotoli rischia di diventare un incubo, suonano come un salvagente le parole di Annalisa Panìco, endocrinologa all'università Federico II di Napoli. Dopo averne sentite tante sulle diete, l'autorevolezza della fonte e le argomentazioni riportate ci inducono a una rispettosa curiosità. Anche perché si va ben oltre il desiderio di ritrovare una linea accettabile. Vediamo dunque un esempio di schema alimentare adattato da esperti per agevolare i pazienti nella gestione della dieta: il primo giorno vanno consumate 1100 calorie (10% proteine, 56% grassi, 34% carboidrati) con a colazione caffè o tè, un uovo sodo, una fetta di pane tostato integrale con una noce di burro; a pranzo insalata con mezzo avocado condito con olio d'oliva e limone, e poi acqua o tè; a cena zuppa di verdure miste con fagioli e una fetta di pane integrale; nello spuntino al pomeriggio 10 mandorle o noci, una mela e mezza tazza di succo di mirtillo o in alternativa due quadratini di cioccolato fondente. Nei 4 giorni successivi si scende a 800 calorie (9% proteine, 44% grassi, 47% carboidrati) con questi suggerimenti: tè o caffè a colazione e una fetta di pane tostato integrale con mezzo avocado e una noce di burro; a pranzo acqua o tè senza zucchero, salmone affumicato o tonno in scatola, con verdure; a cena insalata con 4 gamberi o una zuppa di verdure; spuntino con 5 mandorle o noci, una mela e mezza tazza di succo di mirtillo o in alternativa i soliti due quadratini di cioccolato fondente. “Con una alimentazione gradevole - sottolinea la prof. Panìco - vengono ridotti di molto gli zuccheri, eliminate le proteine di origine animale e preferite quelle vegetali. Si tratta di una dieta vegetariana breve come nessun'altra, che può essere ripetuta nel tempo per amplificare i suoi effetti benefici. Questo schema si basa sull'assunto che la riduzione delle calorie allunga la vita: ridimensionando zuccheri e proteine di origine animale, viene frenato l'ormone della crescita, il GH, che in eccesso può provocare negli adulti la predisposizione a tumori e a malattie metaboliche e cardiovascolari . Parliamo quindi di un potente strumento di prevenzione che però non può essere adottato da tutti: occorrono un'attenta visita e una prescrizione medica, una volta valutati gli eventuali fattori di rischio di ciascun paziente. È un regime adatto ad adulti tra i 18 e i 70 anni, ma non a donne in gravidanza, con disturbi del comportamento alimentare, diabetici in trattamento farmacologico, sportivi in periodi di allenamento e competizione. Le sperimentazioni in corso negli States danno risultati molto promettenti su tanti fronti: oltre alla riduzione del grasso addominale si è constatato un calo della glicemia, della pressione arteriosa, del colesterolo e dei trigliceridi”.