
La dieta mima digiuno

C'è un regime alimentare che, praticato soltanto per pochi giorni al mese, ed eventualmente ripetuto nei mesi successivi sempre ed esclusivamente sotto controllo medico, rallenta l'invecchiamento, rigenera le cellule e brucia i grassi. È la dieta mima digiuno, sperimentata con successo negli Stati Uniti dal dottor Valter Longo, direttore dell'Istituto di longevità della California. I suoi effetti positivi sono simili a quelli prodotti dal digiuno, senza tuttavia rischiare le conseguenze dello stress provocato dalla prolungata astensione dal cibo come l'alterazione del sistema immunitario o le difficoltà nella riparazione delle ferite. Con la prova costume alle porte, mentre il sogno di smaltire cuscinetti e rotoli rischia di diventare un incubo, suonano come un salvagente le parole di Annalisa Panìco, endocrinologa all'università Federico II di Napoli. Dopo averne sentite tante sulle diete, l'autorevolezza della fonte e le argomentazioni riportate ci inducono a una rispettosa curiosità. Anche perché si va ben oltre il desiderio di ritrovare una linea accettabile. Vediamo dunque un esempio di schema alimentare adattato da esperti per agevolare i pazienti nella gestione della dieta: il primo giorno vanno consumate 1100 calorie (10% proteine, 56% grassi, 34% carboidrati) con a colazione caffè o tè, un uovo sodo, una fetta di pane tostato integrale con una noce di burro; a pranzo insalata con mezzo avocado condito con olio d'oliva e limone, e poi acqua o tè; a cena zuppa di verdure miste con fagioli e una fetta di pane integrale; nello spuntino al pomeriggio 10 mandorle o noci, una mela e mezza tazza di succo di mirtillo o in alternativa due quadratini di cioccolato fondente. Nei 4 giorni successivi si scende a 800 calorie (9% proteine, 44% grassi, 47% carboidrati) con questi suggerimenti: tè o caffè a colazione e una fetta di pane tostato integrale con mezzo avocado e una noce di burro; a pranzo acqua o tè senza zucchero, salmone affumicato o tonno in scatola, con verdure; a cena insalata con 4 gamberi o una zuppa di verdure; spuntino con 5 mandorle o noci, una mela e mezza tazza di succo di mirtillo o in alternativa i soliti due quadratini di cioccolato fondente. “Con una alimentazione gradevole - sottolinea la prof. Panìco - vengono ridotti di molto gli zuccheri, eliminate le proteine di origine animale e preferite quelle vegetali. Si tratta di una dieta vegetariana breve come nessun'altra, che può essere ripetuta nel tempo per amplificare i suoi effetti benefici. Questo schema si basa sull'assunto che la riduzione delle calorie allunga la vita: ridimensionando zuccheri e proteine di origine animale, viene frenato l'ormone della crescita, il GH, che in eccesso può provocare negli adulti la predisposizione a tumori e a malattie metaboliche e cardiovascolari . Parliamo quindi di un potente strumento di prevenzione che però non può essere adottato da tutti: occorrono un'attenta visita e una prescrizione medica, una volta valutati gli eventuali fattori di rischio di ciascun paziente. È un regime adatto ad adulti tra i 18 e i 70 anni, ma non a donne in gravidanza, con disturbi del comportamento alimentare, diabetici in trattamento farmacologico, sportivi in periodi di allenamento e competizione. Le sperimentazioni in corso negli States danno risultati molto promettenti su tanti fronti: oltre alla riduzione del grasso addominale si è constatato un calo della glicemia, della pressione arteriosa, del colesterolo e dei trigliceridi”.