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L'ordinanza anti accattonaggio alimenta polemiche

Cesare Bertoldi
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Piovono critiche dall'opposizione sull'ordinanza anti accattonaggio disposta dal sindaco di Foligno, Nando Mismetti. “Un annuncio roboante - osserva Stefania Filipponi di Impegno civile - ma il provvedimento è analogo - e per certi versi identico - all'ordinanza del 2012. L'ultimo provvedimento contiene sicuramente disposizioni più circostanziate, ma al di là della modifica dell'ammontare minimo delle sanzioni, peraltro di difficile riscossione, non risultano esserci variazioni sostanziali e il timore è che siano identici anche gli effetti: ovvero non cambierà assolutamente nulla”. Secondo la Filipponi occorrono “telecamere efficienti e non l'attuale sistema “burla” della video sorveglianza costato oltre 400 mila euro e che non è in grado neppure di proteggere le opere d'arte di palazzo Trinci. Va redatto un piano di sicurezza e di controllo del territorio. I folignati hanno diritto a risposte serie e provvedimenti efficaci, non a disposizioni illusorie. Ma forse è già iniziata la campagna elettorale”. A intervenire anche Elisabetta Piccolitti (SI): “C'è da rimanere basiti. Non so cosa altro aspettarmi da questa gara politica alla criminalizzazione della povertà. Si mettono in mostra i muscoli con provvedimenti inutili e aggressivi contro i più deboli per far finta di essere capaci di risolvere problemi che in realtà non hanno nessuna intenzione di affrontare davvero. Tanto che non è la prima volta che il Sindaco Mismetti prende provvedimenti del genere senza alcun esito reale. Sarebbe bastato dare ai vigili urbani l'indicazione di pattugliare con più frequenza le aree interessate, per evitare agli anziani quel senso di insicurezza che possono provare se la richiesta di elemosina viene fatta con troppa insistenza”.