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Ceri, ci siamo: ecco tutto quello che c'è da sapere

Anna Maria Minelli
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Emozione, trepidazione e gioia infinita. Sono questi i sentimenti che animano tutti gli eugubini ogni 15 maggio. L'aria si fa elettrica sin dalla prima domenica del mese, quando i Ceri, tra un tripudio di colori vengono riportati dalla basilica, sul monte Ingino, in città in attesa dell'omaggio al santo patrono. Perché tutto nasce dalla devozione per Sant'Ubaldo che spinge un intero popolo a rinnovare, ogni anno, un rito secolare. SCARICA CARTINA E PROGRAMMA - GUARDA LE PREVISIONI - VOTA il sondaggio Il 15 è il gran giorno: la sveglia all'alba dei tamburini segnerà l'inizio di un 15 maggio da vivere come sempre con intesità ed emozione. Ed emozionati come tutti, se non di più, saranno i Capodieci Andrea Marcheggiani per il Cero di Sant'Ubaldo, Andrea Fronduti per il Cero di San Giorgio e Daniele Battistelli per il Cero di Sant'Antonio. Spetterà a loro, insieme al primo Capitano Piero Angelo Radicchi e al secondo Capitano Francesco Ranghiasci, guidare la Festa. Dopo la visita al cimitero per l'omaggio ai ceraioli defunti, la sfilata lungo le vie del centro storico, i ceraioli faranno la loro entrata in piazza Grande e quindi a palazzo dei Consoli. I minuti scorreranno veloci, la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco Filippo Mario Stirati al primo capitano, la benedizione del vescovo Mario Ceccobelli e quindi l'uscita dei ceri, dei santi e delle brocche. I Capodieci compiranno finalmente il rito dell'Alzata dopo il saluto verso la basilica e il Campanone. LEGGI: il venerdì sera tutti in piazza grande per la sonata del Campanone Ecco l'Alzata, i Ceri tornano verticali tra la gioia di tutti e danno vita alle “tre birate”. Dopo l'entusiasmo dell'Alzata, i Ceri saranno portati per le vie della città per la consueta “Mostra”per rendere il doveroso omaggio ai ceraioli anziani e a coloro che non hanno la possibilità di partecipare alla festa attivamente. Quindi il pranzo dei ceraioli sotto gli Arconi. I ceri saranno poi posizionati in via Savelli della Porta sui ceppi, in attesa della Corsa. La processione con la statua del santo patrono e quindi, alle 17,50, l'Alzatella e poi tutto d'un fiato la “Callata dei Neri”, il Corso e giù da Meli. Breve sosta e poi la “Callata dei Ferranti”, il mercato, l'ospedale e via per San Martino sino a via dei Consoli. Altra sosta all'ingresso di piazza Grande per le “birate della sera”. Poi ancora di corsa in via XX Settembre, il primo Buchetto, il secondo Buchetto sino alla porta di Sant'Ubaldo. Ultima sosta e poi l'ascesa al “Colle eletto” sino alla basilica dove riposa il corpo incorrotto del santo patrono Ubaldo. Allora l'omaggio sarà compiuto e tutti si riuniranno nel dolce canto di devozione “O lune della Fede” e un altro 15 maggio sarà consegnato alla storia nel nome del patrono. VIABILITA' Il 15 maggio verrà attuato, come tutti gli anni, uno specifico piano di viabilità nelle arterie limitrofe al centro storico che permetta ai numerosi cittadini e visitatori di raggiungere direttamente i parcheggi liberi disponibili, evitando di raggiungere, fatte salve necessità particolari, Piazza Quaranta Martiri, chiusa alla circolazione dalla zona semaforica e priva pertanto di posti di sosta. Si prega pertanto di seguire la segnaletica verticale di indicazione dei parcheggi a disposizione (che verrà opportunamente integrata), i quali verranno poi chiusi una volta completi fino a eventuale nuova disponibilità dei posti. Si segnalano tra i parcheggi più agevolmente raggiungibili quelli situati nella zona degli impianti sportivi di Via del Botagnone, quello circostante l'Istituto scolastico Gattapone, quello di San Benedetto e quello di S. Lucia. Personale della Polizia Municipale di Gubbio, nonché di alcuni comuni umbri in ausilio, si posizioneranno in prossimità delle principali direttrici in entrata alla Città al fine di fornire indicazioni ed assistenza. In ogni caso si raccomanda, in caso di necessità di attraversare la Città in direzione est-ovest e viceversa, di non percorrere Viale del Teatro Romano e Via Campo di Marte-Via delle Rimembranze, bensì le arterie sottostanti o, meglio, la Variante, evitando così la zona semaforica.