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Gli Usa avvertono Mosca: "Conseguenze per la Russia se userà armi nucleari"

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La Russia prosegue con la strategia dell’attenzione. Nelle ultime ore ha alternato raid e dichiarazioni a effetto, vuole comunque mantenere a livello pubblico l’iniziativa. Da qui i riferimenti alla "bomba sporca", i toni sempre minacciosi, le accuse. E sono previste tra il 26 e il 29 esercitazioni lungo la penisola di Kola con la partecipazione delle forze strategiche nucleari, compresi i sottomarini d’attacco. Durante le manovre - annunciate da tempo - è possibile che siano testati dei missili. Il Pentagono, che è stato informato, le ha definite di “routine” mentre il segretario dell’Alleanza Atlantica Stoltenberg ha precisato che saranno da seguire con attenzione. Peraltro i movimenti aeronavali dei russi coincidono con quelli della Nato in Belgio (coinvolti 14 Paesi).

 

 

Se la Russia impiega una 'bomba sporca' o altro tipo di armi nucleari in Ucraina, "ci saranno conseguenze": lo ha detto in un briefing il portavoce del Pentagono Pat Ryder. Queste conseguenze sono state comunicate a Mosca a vari livelli, ha aggiunto, ribadendo che le accuse russe secondo cui Kiev sta preparando una 'bomba sporca' sono palesemente false.

 

 

Intanto un consigliere di Zelensky ha avvertito che le forze russe si stanno preparando alla "battaglia più pesante" nella strategica regione meridionale di Kherson. Il Cremlino intende difendere la città ora sotto il suo controllo dalla controffensiva ucraina. Le autorità installate dalla Russia stanno evacuando i residenti sulla sponda orientale, ma Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, ha affermato che non vi è alcun segno che le forze russe si stiano preparando ad abbandonare la città. "Con Kherson è tutto chiaro. I russi si stanno rifornendo, rafforzando il loro gruppo lì", ha detto Arestovych in un video online. "Significa che nessuno si prepara a ritirarsi. Al contrario, la battaglia più pesante avrà luogo a Kherson".